Nello spirito del blog losguardoltreilconfine al di qua e al
di là di ogni confine e per gli amanti della Pop Art, due mostre da non perdere.
Robert Indiana
alla Pinacoteca Casa Rusca di Locarno, (Svizzera) fino
al 13 agosto e Keith Haring al
Palazzo Reale di Milano fino al 18 giugno.
A Casa Rusca di Locarno e per la prima volta in Svizzera, curata
da Rudy Chiappini direttore del museo, una grande mostra personale con una
sessantina di opere, dedicata al creatore dell’arcinota opera LOVE: Robert
Indiana.
Da cartolina natalizia per il MOMA di NY, Love è diventata scultura
tridimensionale e icona dell’arte contemporanea, che come ha ben detto in
conferenza stampa il critico e curatore del catalogo Walter Guadagnini, ha
fagocitato il suo creatore. Tutti conoscono l’opera, pochi sanno chi ne è
l’autore.
Robert Indiana |
Le opere di Indiana (vero nome Robert Clark nato nello Stato
dell’Indiana nel 1928) sono coloratissime, per lo più venate di
ironia e assai rappresentative della frenetica vita delle metropoli americane. Con
la figura umana quasi del tutto assente, danno spazio all’ossessione
dell’artista per numeri e lettere. Indiana dà voce all’America più vera a partire dalle
sue icone, come nella serie delle opere con l’immagine della mitica Marilyn, e le sue
illusioni prima fra tutte "il grande sogno americano", contro cui si infrange la
speranza dei più, come nell’opera Rebecca dal nome di una delle navi che
trasportava schiavi dall’Africa.
Bello l’allestimento con le opere più grandi esposte nel
cortile, letteralmente bagnate dai caldi raggi solari. Grandi foto a tutta parete
in bianco e nero ritraggono momenti pubblici e privati, restituendoci al tempo
stesso le atmosfere pop dell’America degli anni ‘60 alla Jacqueline Kennedy.
Nel video che va in loop in una stanza del pianterreno,
Indiana ci accoglie nella sua bella casa in un’isola del Maine. Ci mostra le
sue opere e racconta aneddoti della sua lunga vita. Parla dell’importanza che
ha avuto nella sua vita anche artistica, la maestra delle elementari, che già
allora aveva notato il suo grande talento, tanto da spronarlo a diventare
famoso e così è stato “per non deluderla”. O ancora lui che non ama essere
definito artista della Pop Art, ma piuttosto “Pittore di insegne”. E che altro
sono le colorate e luminose insegne delle nostre città, se non inconfondibili
segni dei paesaggi metropolitani?
Un consiglio goloso: per andare a mangiare dopo la mostra
Ristorante Cittadella, a pochi minuti dalla Pinacoteca. E
di fronte alla Pinacoteca, per caffè e pasticcini Pasticceria Marnin.
Keith Haring |
Domenica a Milano con mio figlio di 12 anni, andiamo a
vedere la mostra di Keith Haring. Prenotiamo? No tanto è iniziata a febbraio…
45 minuti di attesa.
Aspettiamo pazientemente in fila. Ne vale la pena.
La mostra è strepitosa, Haring un gigante che trae ispirazione da Bosch,
Michelangelo, Mondrian, i fumetti, Walt Disney, Andy Warol, le civiltà
precolombiane, i miti classici, i bestiari medioevali e tanto altro ancora, facendone propri i simboli, le iconografie
con uno stile tutto suo. Di Haring sono arcinoti gli omini, che di primo
acchito potrebbero far pensare a semplici figurine da spensierato cartoon, in
realtà valutando il corpus della sua opera, si leggono rimandi altamente colti
a tutta la storia dell’arte prima di lui, ma senza voler essere criptico anzi
il suo intento fin dagli esordi come writer abusivo nella metropolitana, è proprio quello di arrivare al maggior
numero di persone possibili. La stessa creazione dell’opera d’arte diventa
performance in questo senso, ed infatti in mostra ci sono diversi
video-performance dei suoi momenti creativi.
Tra i dipinti colpiscono per la loro potenza bestie
medioevali, giudizi universali, ironia e religione tutto nella cifra di Haring,
che ti arriva con il suo messaggio senza filtri, sempre coloratissimo, ma
spesso anche molto inquietante con l’ombra dell’AIDS sempre addosso. Nei poco
più di trent’anni in cui è vissuto (1958-1990), è riuscito a darci un complesso
di opere che a volte hanno dell’incredibile. Molte con miriade di dettagli, come
solo in certi affreschi medioevali, e in tutte solo guardandole da una certa
distanza emergono figure, immagini, scene di lotta, di amore.
I suoi omini si affastellano in certe opere, gli uni sugli altri, ognuno con una propria personalità, un proprio gesto unico, uomo fra gli uomini, tutti uguali eppure tutti diversi. L’umanità vista attraverso le sue lenti: ancora in pancia nasce, vive, soffre o addirittura nell’aldilà. La maggior parte delle opere sono senza titolo, perché l’autore lascia a chi guarda il compito di decriptare, decifrare il suo messaggio, Haring la sua parte l’ha già fatta, ora tocca a te spettatore.
I suoi omini si affastellano in certe opere, gli uni sugli altri, ognuno con una propria personalità, un proprio gesto unico, uomo fra gli uomini, tutti uguali eppure tutti diversi. L’umanità vista attraverso le sue lenti: ancora in pancia nasce, vive, soffre o addirittura nell’aldilà. La maggior parte delle opere sono senza titolo, perché l’autore lascia a chi guarda il compito di decriptare, decifrare il suo messaggio, Haring la sua parte l’ha già fatta, ora tocca a te spettatore.
Un consiglio goloso: dopo la mostra un salto al Mercato Coperto, Piazza Duomo, guardando il Duomo
sotto i portici sulla sinistra, tre piani di ristoranti, pasticcerie e persino
La Feltrinelli all’interno.
di Cristina Radi
guarda la galleria fotografica di Robert Indiana
guarda il ritratto di Gianluca Costantini a Robert Indiana
guarda la galleria fotografica di Keith Haring
di Cristina Radi
guarda la galleria fotografica di Robert Indiana
guarda il ritratto di Gianluca Costantini a Robert Indiana
guarda la galleria fotografica di Keith Haring
Robert Indiana
Pinacoteca Comunale Casa Rusca
Piazza S. Antonio 1
CH-6600 Locarno
Orari: Mar-Dom 10.00 - 12.00 / 14.00 - 17.00
http://museocasarusca.ch/
Tel: +41 (0)91 756 31 85E-mail: servizi.culturali@locarno.ch
Keith Haring
http://www.mostraharing.it/
Palazzo Reale
http://www.palazzorealemilano.it
Piazza Duomo 12lunedì 14.30 – 19.30
mart. / merc. / ven. / dom. 9.30 – 19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Aperture straordinarie
APRILE
domenica 16 aprile 9:30-19:30
lunedì 17 aprile 9:30-19:30
lunedì 24 aprile 9:30-19:30
martedì 25 aprile 9:30-19:30
MAGGIO
lunedì 1° maggio 9:30-19:30
GIUGNO
venerdì 2 giugno 9:30-19:30
Se ti è piaciuto questo post leggi anche:
Picasso. Uno sguardo differente, LAC Lugano
Marzia Grazia Zaccheo. Pitture da viaggio, Pasticceria Marnin Locarno
Spazio Sacro di Mario Botta, Casa Rusca Locarno
Oltre il mito, Frida Kahlo, Mudec Milano
Dentro Caravaggio, a Milano Palazzo Reale
Sulle vie dell'illuminazione
L'India senza gli indiani, la mostra di Stefania Beretta
Paul Klee alla Fondazione Beyeler
Mostra personale di Manlio Del Curto
Giuliano Collina in mostra al Museo d'arte moderna di Ascona
Picasso. Uno sguardo differente, LAC Lugano
Marzia Grazia Zaccheo. Pitture da viaggio, Pasticceria Marnin Locarno
Spazio Sacro di Mario Botta, Casa Rusca Locarno
Oltre il mito, Frida Kahlo, Mudec Milano
Dentro Caravaggio, a Milano Palazzo Reale
Sulle vie dell'illuminazione
L'India senza gli indiani, la mostra di Stefania Beretta
Paul Klee alla Fondazione Beyeler
Mostra personale di Manlio Del Curto
Giuliano Collina in mostra al Museo d'arte moderna di Ascona
Le nature morte di Alexandra Bianchi in mostra ad Ascona
Frida Kahlo icona di stile e di vita, a Bologna è "Fridamania"
Frida Kahlo icona di stile e di vita, a Bologna è "Fridamania"
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.