giovedì 28 aprile 2022

L'essere umano come work in progress in Abbracci e abbandoni, l'intensa mostra di Gabriela Spector (Casa Rusca Locarno, fino al 17 luglio 22)

Corpi profondamente materici in primo piano, nell’intensa mostra della scultrice Gabriela Spector, argentina di nascita ma ticinese di adozione. Al centro l’essere umano primigenio con il suo corpo nudo a volte ancora in abbozzo come work in progress, simbolo della vita stessa sempre in fieri. Corpi come calchi pompeiani, istantanee di momenti di vita da soli, in coppia, in gruppo.

Ritrovarci, Gabriela Spector

La mostra Abbracci e abbandoni allestita al Museo Casa Rusca di Locarno fino al 17 luglio 2022 con la curatela di Alessia Bottaro, si inserisce nel ciclo delle esposizioni dedicate agli artisti del territorio ticinese che occupano lo spazio della Sinopia, e per questa occasione anche del giardino. In particolare con Spector si vuole potenziare l’attenzione al lavoro, spesso trascurato e sottovalutato, delle artiste donne. In mostra 30 opere tra sculture di grande e piccolo formato, disegni e dipinti creati tra il 1997 e il 2021, che vogliono essere anche una celebrazione dei suoi 30 anni in Europa e di carriera. Un modo per rivedere tutte insieme alcune tappe fondamentali della sua attività artistica. Spector è un’artista profondamente attenta alla materia e alla sua lavorazione, solo così dice si può anticipare l’esito finale. 

Tango, Gabriela Spector


I bronzi sono il risultato anche della sua costante presenza in fonderia di cui conosce i procedimenti, avendo lavorato alla Fonderia Artistica Battaglia di Milano e abitando in Ticino molto vicina ad un’officina nel Mendrisiotto. In generale il suo è un lavoro profondamente concatenato alla materia, oltre il bronzo troviamo in mostra anche opere in gesso e terracotta. In Abbracci e abbandoni si vogliono racchiudere due importanti tematiche: i contatti negati dalla pandemia – i corpi in gruppo sono sempre in contatto – e il tema delle migrazioni, che Spector ha affrontato soprattutto nella rielaborazione pittorica di cartine geografiche scolastiche di grande formato. Lavoro che ha avuto origine dalla ricerca sulle radici familiari.
Europa, Gabriela Spector

Ma andando oltre, attraverso le sue opere l’artista vuole anche trasmettere l’idea che la vita non è solo una collana fatta di amori appagati e gioie condivise, ma anche di errori, dubbi, cedimenti e ogni perla ha il suo valore. In ogni opera c’è quindi una storia, un racconto, che è il racconto della vita stessa che si dipana attraverso il corpo. Come per la crocefissione al femminile, Figura blu, nudo bronzeo dalle sfumature blu, opera creata dal vero con un calco in gesso, che ci accoglie all’entrata della Sinopia. 

Figura blu, Gabriela Spector

E il simbolo della croce torna anche nella toccante opera in gesso dal titolo Il tuo ricordo. La mia croce. Ancora abbandoni anche nella statuetta Ti porterò nel silenzio con figure umane, ma con anche spazi vuoti a simboleggiare l'assenza, in ricordo dei Desaparecidos argentini.

Il tuo ricordo. La mia croce, Gabriela Spector

La mostra è corredata di audioguide in italiano e questa volta anche di 2 quaderni didattici curati da Giada Muto, uno rivolto alle elementari e l’altro alle scuole medie e superiori, in cui si racconta di come si crea una statua con fusione del bronzo e del lavoro stesso di Spector anche attraverso il making of dei procedimenti. Su richiesta sarà possibile scaricare i quaderni tramite il sito del museo. Nella stessa mostra in una saletta adiacente il giardino, oltre al video troviamo l’interessante documentazione fotografica di grande formato con le fasi di lavorazione di una scultura in bronzo alta 3 metri.

 Sabato 7 maggio 2022 (ore 15.00), Casa Rusca propone una visita guidata alla mostra alla presenza dell'artista. Un'occasione per conoscere le opere esposte negli spazi intimi della Sinopia e nel giardino del Museo, accompagnati dal racconto di chi le ha concepite e realizzate.


Abbracci e abbandoni
Piazza Sant’Antonio, 
6600 Locarno

fino al 17 luglio 2022
Martedì - Domenica 10.00-12.00 / 14.00-17.00 
Lunedì chiuso



di Cristina Radi




giovedì 14 aprile 2022

CRUDO, Festival di danza contemporanea e performing art (Bologna 20-28 aprile 2022)

 Mercoledì 20, per poi proseguire nelle serate del 21, 26, 27 e 28 aprile (ore 21.00), prende il via a Bologna la prima edizione di CRUDO, Festival di danza contemporanea e performing art, a cura di Leggere Strutture Art Factory e ospitato al Teatro Dehon (via Libia 59). Il Festival è dedicato ad artisti emergenti del panorama della danza contemporanea nazionale ed internazionale. Accanto a giovani talenti alle prime esperienze anche i lavori di artisti con un percorso consolidato, creando così un’opportunità di scambio e dialogo tra professionisti affermati, esuberanti creatori e pubblico curioso. Cinque appuntamenti di spettacoli innovativi e sorprendenti ospitati sul palcoscenico del Teatro Dehon, che per il Festival Crudo diventa un vero e proprio centro di sinergia, curiosità e nuove idee sul mondo della danza contemporanea.



Crudo Festival ha il patrocinio del Comune di Bologna ed è in collaborazione con il Teatro Dehon di Bologna.

CRUDO Festival, è una tappa importante del progetto SpazioCrudo, ideato da Leggere Strutture Art Factory e realizzato grazie al contributo per le attività Culturali 2021 del Comune di Bologna. SpazioCrudo è una piattaforma indipendente dedicata alle arti performative e alla danza, un luogo di sperimentazione permanente, uno spazio con una natura libera ed aperta alla condivisione e alla ricerca di giovani artisti, di artisti già affermati e compagnie. I progetti di SpazioCrudo proseguono poi nel corso dell’anno con eventi, rassegne, incontri e approfondimenti. Una continuità fluida e permanente che Leggere Strutture vuole instaurare per creare un ponte tra uno “spazio crudo”, di prove, di creazione e sperimentazione per arrivare poi alla messa in scena su un grande palcoscenico come quello del Teatro Dehon.

Nel programma di Crudo si snodano altri due progetti: Art Factory International (www.artfactory-international.com) e ANFIBIA. (www.anfibiart.com).

Art Factory International è un progetto internazionale di formazione professionale per giovani danzatori, organizzato da Leggere Strutture diretto da Mattia Gandini, ed è anche un luogo di prove (via della Casa Buia 4/A Bologna) che nasce da un ex magazzino, ora ristrutturato per accogliere residenze e debutti in forma anche non completa di spettacoli, che sentono l’esigenza di condividere il proprio lavoro per apportare migliorie e completezza. Propone di accogliere diversi tipi di collaborazioni, cercando di dare un contributo alla scena contemporanea favorendo l’incontro fra gli artisti ed il pubblico. Nell’ultima serata del Festival giovedì 28 aprile il progetto Art Factory International va in scena con una pièce inedita rivisitata della celebre compagnia Ultima Vez Company, realizzata tramite un periodo di residenza dal coreografo e assistente spagnolo Eduardo Torroja con i giovani danzatori del progetto.

Anche Anfibia, programma multidisciplinare ed immersivo per performer e danzatori contemporanei, con la direzione artistica di Carlo Massari, rappresenta una significativa sezione del Festival CRUDO, con la presentazione di inedite performances create e realizzate dai giovani artisti dopo il loro percorso. Il festival ospita (in seconda serata) 13 progetti sviluppati durante il percorso formativo, ideati e realizzati in forma individuale o di gruppo.


Nel ricco programma del festival anche la performance Another with You, ideazioni e interpreti della compagnia Vidavè Crafts con i talentuosi Noemi della Vecchia e Matteo Vignali, una produzione di DANCEHAUSpiù, vincitrice del bando Crudo e non solo, indetto da Leggere Strutture Art Factory (a cui hanno partecipato più di 80 artisti) per la selezione di una creazione originale ed inedita di danza contemporanea e/o performig art. Another with You racconta di come una coppia si trova a fronteggiare una noiosa e straziante ripetitività di eventi, causati dalla loro inesorabile incapacità di comunicare (giovedì 21 aprile, ore 21).

Numerosi anche gli eventi e le performance di grande intensità che vede protagonisti artisti già noti nel mondo della danza contemporanea.

Come il lavoro dal titolo Know it all, di e con il coreografo e danzatore Jos Baker, in una produzione Trodden Dreams. Il protagonista della performance è intrappolato tra il mondo digitale e quello fisico e fatica a ritrovare sé stesso. Jos Baker, considerato uno dei talenti della danza contemporanea è coreografo, danzatore, attore e insegnante, ha collaborato con le compagnie Peeping Tom e i DV8 Physical Theatre, mentre negli ultimi anni si è focalizzato sulla creazione di propri lavori (mercoledì 20 aprile, ore 21).

Di grande impatto la performance Viva la mammamanuale senza istruzioni, di e con la danzatrice e coreografa Gioia Morisco, significativa rappresentante nel panorama della danza contemporanea, una produzione Scenario Pubblico. Un viaggio nel femminile e nei misteri della creazione in forma di assolo. Attraverso il movimento la performer indaga la delicata e al tempo stesso stravolgente avventura del diventare madre. Gioia Morisco, danzatrice freelance, insegnante di danza e coreografa, ha collaborato con svariati artisti tra cui Ismael Ivo, Kenji Takagi, Geyvan McMillen, Tan Temel Istanbul Dance Theatre, Josè Navas Compagnie Flak, Daniel Lèveillé, Inaki Azpillaga, Ryuzo Fukuhara, Jasmeen Godder, Itzik Galili e Manfredi Perego. Danzatrice storica della Compagnia Artemis Danza di Monica Casadei e della CZD di Roberto Zappalà (martedì 26 aprile, ore 21).



L’artista israeliano Yotam Peled è invece il coreografo e interprete di Migrena 2x2 performance solista ibrida e interpretazione astratta e contemporanea della storia del biblico Giona, che esiste in uno spazio surreale fatto di frammenti di memoria, introducendo sospensione e manipolazione di oggetti nel movimento. Yotam Peled, ha lavorato come artista freelance con diversi coreografi europei, tra cui Maura Morales, Yann L'Hereux, Troels Primdahl, Jill Crovisier e Mitia Fedotenko. Tra i suoi lavori la performance solista "Boys Don't Cry" ha ricevuto premi da Awaji Circus Art, Würzburg tanzSpeicher, MASDANZA, Gdansk Dance festival e Corpomobile Rome (mercoledì 27 aprile, ore 21.00).



CRUDO si conclude con il lavoro A Peso Morto del danzatore e coreografo Carlo Massari, che ne è anche l’interprete, una produzione C&C Company. A peso morto rappresenta la pietas contemporanea con una fisicità che alterna lunghi momenti di staticità a improvvisi cedimenti, dinamiche e antidinamiche, distorsioni, disadattamento, sviluppando una profonda indagine sui cambiamenti e le dinamiche sociali. La Compagnia C&C Company, nata dall’incontro artistico tra Carlo Massari e Chiara Taviani, denota fin dagli esordi una vocazione per l’ibridazione tra danza e physical theater con altri codici artistici, e quindi con la parola recitata e cantata, con il cinema, con la musica e con l'arte contemporanea e performativa, perfettamente calzante con l’ecletticità e versatilità dei suoi performer e avvalendosi di preziose collaborazioni con professionisti provenienti da tutta Europa. Tra le numerose produzioni che vantano intense tournée in Italia e all’estero, oltre che prestigiosi riconoscimenti internazionali - tra cui Hiver Oclytes/Les Hivernales, International Choreographic Competition Hannover, Zawirowania Competition, Konzert Theater Berne, Machol Shalem Dance Competition, ACT Festival, Premio Roma Danza, CrashTest-(giovedì 28 aprile, ore 21).

 


Per info: https://www.spaziocrudo.com/

http://www.leggerestrutture.it/artfactory/

 

Biglietto unico: 12,00 euro

Abbonamento per le 5 serate a prezzo intero: 50,00 euro

Biglietti online disponibili sul circuito Vivaticket.

https://www.vivaticket.com/it/biglietto/festival-crudo-leggere-strutture-2022/174421

I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Teatro Dehon dal lunedì al sabato, ore 15-19, oppure un'ora prima dell'inizio di ogni spettacolo.

venerdì 1 aprile 2022

Musica e teatro per gli appuntamenti di OSA di aprile

Continuano gli appuntamenti della stagione OSA!, che entra nel vivo in aprile per celebrare con gioia il rito di incontrarsi con eventi di teatro, teatro ragazzi e musica, incontri, workshops e momenti conviviali.

OSA! snoda i suoi eventi in 7 Comuni del Locarnese, coinvolgendo 11 luoghi: sale teatrali, oratori e chiese, ma anche parchi e cortili. Intreccia così pubblici diversi e tesse relazioni con associazioni del territorio, contribuendo a vitalizzare la scena culturale locale, con proposte anche internazionali. Grazie al contributo dei Comuni, 4 appuntamenti sono ad offerta libera due dei quali all’aperto, per invitare le persone a tornare ad una piena ripresa della vita culturale.

The face of God con Cuncordu e Tenore de Orosei con il violoncellista Ernst Reijseger
Chiesa di San Vittore Muralto 7,04 ore 20.30

 Venerdì 1° aprile ore (20.30) alla Sala Congressi (via Municipio, 2) di Muralto, Maybe a concert, testi e musica Raissa Avilés, Balazs Varnai; regia Raul Vargas Torres; con Raissa Avilés, Alix Logiaco, Rocco Schira. Mette in dubbio il concetto di concerto, qui la figura umana è in continuo mutamento plastico ed emotivo. Raissa plasma un personaggio caleidoscopico in continuo divenire, dinamitandone i limiti ed esplorandone le sfaccettature dal grottesco al lirico. Da una trama di azioni e parole emergono i brani originali, ispirati all’universo delle ballate jazz con incursioni nell’indie ed elementi di musica classica. Nata in Ticino da madre svizzera e padre messicano, Avilés pubblica nel 2016 il primo disco Verso Suelto. È compositrice e cantante con Laura Martí in Yamadas e docente al Master in Physical Theater dell’Accademia Teatro Dimitri. www.raissaaviles.com

Maybe a concert
Muralto Sala Congressi 1.04 ore 20.30

Giovedì 7 aprile (ore 20.30) nella bella e antica Chiesa di San Vittore (via Morley 1) di Muralto, The Face of God concerto con Ernst Reijseger & Cuncordu e Tenore de Orosei. Il suono del violoncellista olandese Reijseger si adagia sulle polifonie sarde come un velo magico, contribuendo a creare un effetto ipnotico fuori dal tempo, intreccio e fusione, una musica nuova e intensa. Il suo virtuosismo sorprende per la tecnica a momenti trasgressiva e la capacità di trasformare in poesia anche la sperimentazione sonora, che si inserisce nelle screziature armoniche arcaiche del toccante canto tradizionale sardo dei Tenore de Orosei. Insieme propongono contrasti espressivi tra jazz e musica sacra di origine etnica, che sprigionano un fascino arcano. Reijseger ha composto le colonne sonore di: The White Diamond, The Wild Blue Yonder, Cave of Forgotten Dreams di W. Herzog. www.cuncorduetenore.com

Eventi in collaborazione con il Comune di Muralto

 Sabato 9 aprile (ore 20.30) all’Oratorio (via Contra, 2) di Tenero Signorina, lei è un maschio o una femmina? di e con Gloria Giacopini e di Giulietta Vacis. Se da bambina ti insegnano che ti deve piacere il rosa ma a te piace il blu, cosa succede? E col tuo vocione come fai a rispondere che ti chiami Gloria? Il mondo sembra andare in tilt e anche tu finisci per non riconoscerti più. Guai se all’asilo dimentichi il grembiulino rosa, alle elementari la tua compagna vuole che diventi il suo fidanzatino e non riesci a farle cambiare idea. La narrazione procede spedita e leggera e si chiede: è un caso di violenza di una donna su una donna creduta uomo? Ma…esiste?! Forse queste classificazioni ci stanno facendo dimenticare gli individui? Forse stiamo riducendo il concetto di identità? Due giovani artiste: Gloria attrice, Giulietta regista e videomaker, dal 2018 creano insieme per parlare di identità e percezione di genere. occhioallesignorine.com

Entrata libera / Evento in collaborazione con il Comune di Tenero-Contra

Signorina lei è un maschio o una femmina?
Oratorio di Tenero 9,04 ore 20.30 ingresso libero

 Venerdì 29 aprile (ore 20.30) al Teatro di Minusio (via G. Motta, 8) Stasera ovulo di Carlotta Clerici, con Antonella Questa, regia Virginia Martini, LaQ-Prod. È già stata nostra apprezzata ospite Antonella, che ora indaga sui limiti dell’istinto materno di una donna, che con una relazione stabile e felice e un lavoro gratificante, decide di avere un figlio. Sebbene lo stile sia quello della commedia, lo spettacolo sfocia nell’incubo di una strada tortuosa fatta di tentativi, esami e cure pesanti, consigli stravaganti di parenti e amici, critiche, fino al finale inaspettato. Vince il Premio Calandra come Migliore Spettacolo e Interprete. “Ho iniziato a far teatro per gioco a 13 anni- scrive la Questa- e da allora non mi sono più fermata. Avevo bisogno di portare in scena le storie che mi appassionano, con temi a volte scomodi, usando il linguaggio comico che mi contraddistingue.” www.antonellaquesta.it

Evento in collaborazione con il Comune di Minusio

Stasera Ovulo
Teatro di Minusio 29.4 ore 20.30 

 

Info e prenotazioni: tel. 076 280 96 90 Whastapp, Telegram / email:info@organicosceaartistica.ch

www.organicoscenaartistica.ch

FB-Instagram: osa_organico scena artistica