È oramai diventato di moda sperimentare esperienze
sensoriali particolari, spesso nel tentativo di ricreare l’universo di chi è “professionista
del buio”.
i musiciti Sandro Schneebeli e Max Pizio |
Sono ormai diffusi un po’ ovunque cene al buio, percorsi al
buio e come nelle scene iniziali e finali di quel meraviglioso film che è “Il
colore nascosto delle cose” di Paolo Virzì, le conversazioni al buio.
Qualche anno fa ero stata con mio figlio più grande, allora
ancora alle elementari, ad un Concerto al buio al Teatro Paravento di Locarno.
Ero un po’ in ansia per le possibili reazioni di bambino di 9 anni, di
fronte ad un buio così assoluto. Avendo fatto speleologia negli anni dell’Università,
conoscevo quel buio così denso e profondo, tipico delle grotte quando
si spegne la torcia.
Ma la mia ansia si è subito rivelata inutile, as usual, perché
tutto è stato affrontato da lui e di conseguenza anche da me, con l’emozione di
un gioco nuovo ed entusiasmante.
Da subito si è comportato con tranquillità, affidandosi completamente alla guida non vedente, del resto per i bambini anche il semplice affidarsi risulta un'azione spontanea.
Da subito si è comportato con tranquillità, affidandosi completamente alla guida non vedente, del resto per i bambini anche il semplice affidarsi risulta un'azione spontanea.
L’esperienza ci piacque così tanto che a distanza di qualche
anno, lui oramai tredicenne, siamo tornati al Teatro Paravento ancora per il
concerto al buio, questa volta accompagnati anche dalla sorella di 9 anni. E io in versione più rilassata.
I musicisti polistrumentisti e assolutamente stupefacenti
nel suonare al buio sono Sandro Schneebeli e Max Pizio, che ci accompagnano in
un excursus di brani originali, ma dalle intonazioni più diverse: dalla world
music al jazz, in cui infilano qua e là brevi inserti di melodie molto note
come Sound of silence che torna
spesso come leit motiv o Over
the Rainbow; e sperimentano con umorismo simpatici giochi musicali tra
Heidi e versi di animali. Duettano tra loro immersi nelle tenebre, divertendo e
divertendosi, in un’atmosfera che incredibilmente si fa intima fra pubblico e
spettatori, legati tutti insieme da questa densa coperta nera.
Alla fine due candele accese all'improvviso, rivelano i trucchi e i propri vicini
di sedia, e l’intimità che ha creato prima il buio, spinge gli spettatori a
chiedere ai musicisti di rivelare i loro segreti, colmando così le curiosità e
i vuoti che il solo udito non ha saputo ricostruire.
I suoni al buio sono in tournée in tutta la Svizzera anche nel 2018, la prossima data in Ticino sarà a Croglio il 20 gennaio 2018.
Il consiglio è di non perderli assolutamente e di andarci
anche con i bambini a partire dalla 2/3° elementare, per abituarli ad un
ascolto concentrato e anche a non avere paura del buio.
Per vedere tutta la tournée e maggiori info:
Di Cristina Radi
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