giovedì 28 dicembre 2017

In morte di un amico, un pezzo della cultura locarnese che se ne va

Si è spento all’età di 82 anni Giancarlo Bertelli  uno dei principali artefici del rilancio del Teatro di Locarno di cui fu direttore dal 1990 al 2012


For whom the bell tolls,
It tolls for thee.
Each man's death diminishes me,
For I am involved in mankind. (John Donne)

La campana ha suonato per un caro amico: Giancarlo Bertelli. “Gentiluomo della cultura e protagonista riservato”.

No man is an island,
Entire of itself.
Each is a piece of the continent,
A part of the main.
If a clod be washed away by the sea,
Europe is the less.
As well as if a promontory were.
As well as if a manor of thine own
Or of thine friend's were.
Each man's death diminishes me,
For I am involved in mankind.
Therefore, send not to know
For whom the bell tolls,
It tolls for thee.
For whom the bell tolls,
It tolls for thee.
Each man's death diminishes me,
For I am involved in mankind.
John Donne


Di Augusto Orsi

mercoledì 27 dicembre 2017

Il bosco in una stanza a Losone fino all'8 gennaio

Su iniziativa del progetto Parco Nazionale del Locarnese, è stata creata ed installata a Losone per tutte le festività una magica stanza in legno, dove grazie a buchi creati ad hoc e a sgabelli dalle diverse altezze, è possibile trovarsi immediatamente in mezzo ad un bosco con tanto di animali.



Questa installazione, ad ingresso gratuito, che stupisce grandi e piccini perché da fuori sembra solo una grande scatola in legno, si trova in via Cesura accanto al bel presepe in legno, di fronte alla casa anziani. Durante le feste è possibile visitarla tutti i giorni ed accanto si può trovare un banchetto con materiale informativo del futuro Parco del Locarnese. 

Io che non ho diritto di voto in Svizzera, ma che diventerò presto cittadina di Losone, uno dei Comuni interessati compreso nell’area del Parco, spero proprio che chi può farlo, voterà per la creazione del Parco, perché mi sembra davvero un’opportunità da non perdere in tutti i sensi, soprattutto occupazionale e turistica. La votazione è prevista per il prossimo giugno 2018.




In questi mesi sono state proposte molte iniziative dal comitato a favore del Parco, tutte davvero interessanti, e così pure nei vari comuni sono state organizzate riunioni dalle amministrazioni per spiegare alla cittadinanza che cosa significherà far parte di una zona parco. Un parco comunque inusuale, proprio perché insistendo anche su zone urbane, è pensato proprio in modo che l’aspetto naturalistico e le attività umane si integrino e si completino.



Per capire meglio e ammirare le bellezze del territorio del Parco Nazionale del Locarnese, ecco un bel video: Un Parco della gente


di Cristina Radi

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mercoledì 20 dicembre 2017

Un must di Natale: al cinema con i figli. 2 pellicole da non perdere

Tra i numerosi film che allieteranno il Natale e le feste di fine d’anno dei cinefili piccoli e grandi ne spiccano due: “Paddington 2” di Paul King e “Coco” di Lee Unkrich e dello story artist Adrian Molina.



Il sequel della storia del piccolo orso è arrivato sugli schermi europei a novembre e ha bissato e migliorato il successo del primo.



Il secondo, Coco, sarà sugli schermi italiani e svizzeri a giorni. In Francia e nel Regno Unito è già uscito e ha riscosso successo. “Paddington 2” e “Coco” sono due prodotti cinematografici ben concepiti, ben realizzati, intelligenti, briosi e divertenti, nei quali la narrazione di storie universali, brillante sta al passo con la perfezione tecnologica. Sono film capaci d’interessare e divertire non solo i piccoli e gli adolescenti, ma anche gli adulti e di lasciare ricordi negli spettatori.



Paddington 2 narra in modo umoristico e allegro le ultime avventure e disavventure del piccolo orsetto peruviano diventato un vero British londinese.
Coco, invece ci catapulta attraverso la storia fantasiosa del piccolo messicano Miguel nella Terra dell’Adilà nel Dia De los Muertos.


Due stupendi lungometraggi da non perdere.


Di Augusto Orsi



Chaplin's world    

venerdì 8 dicembre 2017

Mercatini di Natale in Alsazia, Francia

Con il marito che lavora per una ditta con sede in Alsazia, Francia, la nostra frequentazione della regione è diventata abbastanza continuativa negli ultimimanni. Ci siamo andati soprattutto in dicembre, affrontando con coraggio il rigore della stagione invernale continentale. 


A Strasburgo e in tutte le città e i paesi vicini, è molto forte la tradizione dei mercatini di Natale e ovunque case e strade sono riccamente addobbate. Negli anni scorsi avevamo visitato Strasburgo, sede tra l’altro del Parlamento europeo, una città davvero molto bella, meritevole di una gita al di là del periodo natalizio. È possibile arrivare in macchina fino ad un grande parcheggio vicino al centro che si chiama Halles, dove c'è anche un centro commerciale assai fornito. Di lì poi si può proseguire a piedi per il tour della città. 

Il grande albero di Natale in Place Kléber, Strasburgo
Un grande albero di Natale multicolore campeggia in Place Kléber, una delle piazze principali della città e da lì sempre a piedi accompagnati dalle decorazioni si arriva fino a Notre Dame, chiesa principale e cuore del centro storico. Il centro è davvero pregevole, con gli edifici storici ben conservati, nello stile tipico dell’architettura nordica con tetti spioventi, finestre strette, e travi esterne in legno a vista, tutte decorate con addobbi che in certi casi sfiorano le leggi della gravità. Ancora a piedi si può arrivare fino all’altro quartiere storico, la Petit France, che conserva ancora tutta l’atmosfera dei tempi passati. Accanto alla cattedrale è possibile prendere il battello coperto e fare una bella gita sull’ILL, affluente del fiume Reno. Se il tempo lo permette e si vuole avere una boccata di natura, il bel parc de l'Orangerie vicino al quartiere delle Istituzioni europee, è grande e ben curato.

La cattedrale di Strasburgo, Notre Dame
Per chi si reca in Alsazia esclusivamente per il mercato di Natale, però, consiglio di spostarsi da Strasburgo, dove le bancarelle sono troppo a misura di turista, per raggiungere le altre cittadine dell’Alsazia. Pregevole anche per l'artigianato è il mercato di Colmar, che tra l’altro è anche molto carina da visitare. 

Una casa decorata a Colmar
Quest’anno poi ci siamo fatti un giro nel piccolo gioiellino che si chiama Riquewihr, che si concentra tutto entro le sue mura. Anche qui addobbi e alberi di Natale in ogni dove e assolutamente pittoresca la fontana in cima al paese, decorata con rami di abete e acqua ghiacciata che scende e gela creando splendide decorazioni naturali.

Le mura di Riquewihr
Da assaggiare nelle numerose bancarelle, i formaggi dai sapori forti e il tipico dolce natalizio il Pan d’Epice alla cannella, all’arancia o al cioccolato. Da bere in questo periodo la deliziosa birra di Natale e utile per combattere il freddo un buon bicchiere di vino caldo bianco o rosso, e per i bimbi succo di mela caldo. Per un euro ti puoi tenere il bicchiere che è un grazioso souvenir per ricordarsi della gita.

Un suggerimento goloso: se cercate ristoranti tipici in zona, dove ripararsi dal freddo e mangiare bene ve ne propongo due. Consigliata senz’altro la prenotazione.

Il primo poco fuori le mura di Riquewihr è L’Originel, chiamato così perché il cuoco ex ingegnere che ha cambiato vita e ha girato il mondo e assaporato i suoi mille gusti, accosta ingredienti e sapori diversi, sorprendendo piacevolmente i suoi avventori.


L’altro locale è invece nel paese di Epfig e si chiama Arnold, ha l’omonimo hotel di fronte, qui la cucina è più tradizionale e si può degustare anche la tarte flambée che è buona anche per i bimbi. Le sole decorazioni interne ed esterne del locale, valgono il viaggio.

L'entrata del ristorante Arnold ad Epfig

di Cristina Radi


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