Non sono andata all'inaugurazione di cui ho letto esserci state file da EXPO, ma ho colto l'occasione di una visita dei miei genitori per accompagnarli a fare un giretto a Lugano.
Devo ammettere che mi è piaciuto tutto di quello che ho visto, finalmente un'architettura moderna che non stona con il resto del contesto, con il lago, con altri edifici storici, ma anzi è integrato e con essi dialoga.
Mi è piaciuta l'esposizione con cui si è scelto di aprire il museo con opere di grandi maestri e anche l'orginale lavoro Anthony McCall, che scolpisce con luci e ombre, a cavallo fra arte visiva e video.
Sicuramente l'immagine della fragilità e della determinazione dell'Uomo che cammina di Giacometti, posta di fronte allo scenario del lago di Lugano, è a dir poco emozionante. Ci si immedesima in quell'opera e allo stesso tempo si solidarizza con la sua condizione.
Purtroppo non ho potuto visitare la sala teatrale, ci saranno certo altre occasioni.
Bella anche la selezione dei libri del piccolo bookshop, soprattutto ho apprezzato la parte della letteratura per i bambini, con un occhio attento alle illustrazioni, oltre che ai testi. Mi sono portata a casa per i miei figli Zoo, illustrato e scritto da Bruno Munari e le fiabe illustrate da Fabian Negrin.Ciliegina sulla torta, arrivare al LAC è molto comodo e anche il parcheggio nel suo Autosilo è davvero ben pensato.
di Cristina Radi
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