Uno spumeggiante libro estivo del torinese, quasi polignanese Luca Bianchini, prolifico romanziere nato a Torino l'11 febbraio 1970, che ama cucinare mentre scrive. Con Mondadori ha pubblicato i romanzi Instant love (2003), Ti seguo ogni notte (2004), la biografia di Eros Ramazzotti, Eros - Lo giuro (2005), Se domani farà bel tempo (2007), Siamo solo amici (2011), Io che amo solo te e La cena di Natale - da cui sono stati tratti due film di grande successo -, Dimmi che credi al destino (2015), Nessuno come noi (2017), portato l'anno successivo sul grande schermo, e So che un giorno tornerai (2018). È una delle voci di Mangiafuoco su Rai Radio 1.
Dal 'super mago' sono passati volti noti del cinema, della musica, della tv e dello sport italiani: l'attrice Monica Vitti (che a Polignano girò 'La ragazza con la pistola' di Mario Monicelli), Pippo Baudo, Gino Bartali, Lina Wertmuller, Gianni Morandi e, ovviamente, Domenico Modugno, che di Mario Campanella era amico.
A cent'anni dall'inizio dell'avventura c'è Anastasia
Campanella a ricordare papà Mario in un libro: “Era un visionario quando diceva
che Polignano era così bella che sarebbe diventata il salotto di Puglia”.
Difficile dargli torto, oggi.
Al 'Super mago del gelo' si devono non solo i gelati, ma
anche una bevanda originale come il 'caffè speciale': caffè, panna e scorza di
limone, con l'aggiunta di un amaretto artigianale ottenuto con mandorle
tritate. Perfetto a tutte le ore, anche di notte, è forse il prodotto più
identificativo del 'Super mago'. Piacevole, frizzante e animato, questo romanzo
corale con diversi personaggi veri e volubili, in gran parte spensierati e nel
vento, narra con una prosa semplice ma avvincente la lunga, tormentata storia
d’amore di due attempati amanti alla ricerca di uno spicchio di felicità: lei
l’attraente e tosta Ninella, lui, il piacente Don Mimì Scagliuso, ma non
sciupafemmine, (come l’altro Mimì, celebre, famoso, Domenico Modugno), polignanese
doc fino alle midolla. Intorno a loro ruotano, in una girandola di avvenimenti,
quasi una tribù di parenti, amici e conoscenti, uomini, donne, lesbiche,
omosessuali, ma anche etero sessuali con i loro grattacapi quotidiani dai quali
sono assillati, ma dai quali sopravvivono perché la vita è bella! Soprattutto a
Polignano!
Alle vicende romantiche di Don Mimì si intercalano con brio
ed umorismo quelle di sua moglie Matilde, femmina ambiziosa e inacidita, che ha
piantato dopo anni di un matrimonio infelice, Don Mimì, il re delle patate
pugliesi, per dominare, dopo essere stata dominata per anni, lo sbiadito
Pasqualino Settebellezze, il tuttofare della ditta Scagliuso.
In Baci da Polignano
troviamo anche la progenie di Don Mimì e Ninella: rispettivamente Chiara e
Damiano e la loro figlioletta viziata e capricciosa che li comanda a bacchetta.
E poi Orlando, il mellifluo avvocato con la sua finta fidanzata Daniela, in
quanto lui è omosessuale e lei lesbica. Da non dimenticare la malinconica Nancy,
che sogna di diventare la prima “influencer” polignanese e l’estroversa e
taccagna zia Dora, che vive al nord e corre dal suo Veneto in Puglia per la
restaurazione del Trullo, che ha ricevuto in eredità. Per questa incombenza, è
incaricato Carlo il quasi architetto milanese, antica fiamma passeggera di
Ninella.
Altro pregio di Baci
da Polignano è la freschezza della scrittura coniata sul parlato di tutto i
giorni e infiorettato di espressioni legate a personaggi e fatti reali del
mondo d’oggi.
Di Augusto Orsi
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