La narrazione di Antigone’s Gang conclude la quinta edizione del progetto I Fiori Blu, avviato nel 2019 e rivolto a cittadini che accedono alle Misure Alternative alla Detenzione e alla Pena, a familiari, operatori sociali, studenti e cittadini. Con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Con il patrocinio del Quartiere Navile di Bologna.
Antigone’s Gang doveva andare in scena live nel mese di maggio 2020 al Teatro Duse di Bologna, sfumata questa possibilità a causa dell’emergenza Covid, il Gruppo Elettrogeno ha continuato comunque il suo lavoro con altre modalità creando le condizioni per realizzare nove “puntate” dedicate al mito di Antigone, utilizzando la diretta streaming.
Questa produzione video ha dato vita ad una narrazione collettiva e articolata, sia rispetto ai contenuti e ai linguaggi usati, sia rispetto alla promozione e alla diffusione. Il percorso nel corso di questi mesi ha messo in luce la necessità di rimodulare costantemente l’approccio pedagogico, drammaturgico e organizzativo, in base all’andamento dei contagi, alle relative ordinanze governative e in stretta connessione con i vissuti delle persone a cui sono state
rivolte le attività.
Il progetto finora ha dato corpo alle istanze, alle competenze artistiche dei partecipanti e continua ad essere una comunità artistica in cammino, capace di navigare ovunque e dando nuove forme alla propria produzione artistica, anche in contesti inesplorati.
Così il progetto nelle parole dei curatori: Abbiamo sentito la necessità di sperimentare nuove modalità di partecipazione, nuovi approcci e linguaggi, una rinnovata proposta formativa che ha dato forma a una particolare produzione, “Antigone’s Gang”, un video racconto ispirato al mito di Antigone…
Tra le sfide di questa edizione c’è quella di infrangere alcuni tabù riguardo al modo di affrontare i temi sociali, che l’opera letteraria propone. Antigone muove l’opera di Sofocle con la sua ferma decisione di seppellire il cadavere del fratello Polinice nonostante il divieto reale; insieme a lei i personaggi della tragedia prendono parte alla costruzione della narrazione, provocando domande e reazioni tra i partecipanti ai laboratori: quali sono le nostre ribellioni quotidiane? Quanto riusciamo a stare in questa tensione tra ciò che crediamo corrisponda ai nostri bisogni e ciò che ci viene imposto dall’alt(r)o?
di Rossella Gibellini
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