L’artista della porta accanto per i 30 anni
di Marnin.
Dall’alto del suo piedistallo il barone
Giovanni Antonio Marcacci guarda la sua piazza, Piazza Sant’Antonio a Locarno, che
con il passar del tempo è diventato un luogo
d’arte. C’è la Pinacoteca, scrigno di mostre d’arti plastiche, accanto
l’Atelier di pittura per bambini e quasi vis à vis la rinomata e ormai storica
Pasticceria Marnin (in Piazza Sant’Antonio a Locarno), centro d’arte dolciaria.
Pascal Murer di fronte al suo atelier |
Dall’altro lato, meno conosciuto e
meno celebre, dal 2001 c’è l’Atelier “VEDO ARTE” del giovane artista PascalMurer di Altdorf (Uri), grigionese di Poschiavo da parte della mamma, ma di formazione
e di orizzonti artistici
europei. Giovanni Antonio Marcacci sorride sodisfatto. Non avrebbe mai
immaginato che la sua Piazza, in condivisione con il celebre Santo di Padova,
avrebbe ospitato istituzioni culturali.
Aqua |
Innanzi all’ Atelier “Vedo Arte” sono
passato tantissime volte. Avevo guardato le opere in vetrina stilisticamente in
bilico tra naturalismo e espressionismo concreto, ma non avevo realizzato che
al di là di esse vi fosse un atelier, un posto dove queste opere nascevano
“belle de jour et belle de nuit” (come le ha definite poeticamente il suo
creatore). Sculture atemporali, ma legate con un doppio filo alla natura, allo scorrere del tempo, al “Panta rei os potamòs”, eracliteo. Creazioni
mai terminate e costantemente in divenire. E soprattutto non avevo pensato al
“demiurgo”, al creatore di queste opere. Pascal Murer, artista multiforme:
disegno, pittura, ma soprattutto scultura pervaso d’amore per la natura e
desideroso di libertà.
Essences |
Alla
Pasticceria in mostra scultura-disegno, un
insieme armonico ed arioso, che permette di respirare l’afflato che
anima le creazioni di Pascal Murer, longilineo, dalla capigliatura lunga, dal volto espressivo, e un tantino
enigmatico, con guizzi di “des gens du
voyage”. “Il colore non è essenziale nei miei disegni e dipinti, il segno sì in
quanto definisce lo spazio e delimita le forme”. I disegni possono essere considerati quasi un preludio
alle sculture in legno e in bronzo. “Le sculture in legno, materiale che mi
affascina e che posso modellare, a mio piacimento, sono anche un dovuto omaggio
a mio padre scultore tradizionale in legno e
poi il legno è una sostanza essenzialmente naturale che mi fa sentire
parte della natura e vivere quasi in simbiosi con il cosmo”. “I miei bronzi che hanno dell’informale,
rugosi, porosi o lisci, hanno risonanze classiche (romane, etrusche) e
all’aperto si immedesimano, si fondono nel
paesaggio in particolare quello lacustre”.
Pasticceria Marnin
Piazza Sant'Antonio
Mostra personale di Pascal Murer
vernissage venerdì 15 marzo alle ore 18.00
di Augusto Orsi
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