lunedì 11 marzo 2019

PASCAL MURER ALLA PASTICCERIA MARNIN di LOCARNO, DA VENERDÌ 15 MARZO AL 30 GIUGNO CON “SCULTURA-DISEGNO”

L’artista della porta accanto per i 30 anni di Marnin.
Dall’alto del suo piedistallo il barone Giovanni Antonio Marcacci guarda la sua piazza, Piazza Sant’Antonio a Locarno, che con  il passar del tempo è diventato un luogo d’arte. C’è la Pinacoteca, scrigno di mostre d’arti plastiche, accanto l’Atelier di pittura per bambini e quasi vis à vis la rinomata e ormai storica Pasticceria Marnin (in Piazza Sant’Antonio a Locarno), centro d’arte dolciaria. 

Pascal Murer di fronte al suo atelier

Dall’altro lato, meno conosciuto e meno celebre, dal 2001 c’è l’Atelier “VEDO ARTE” del giovane artista PascalMurer di Altdorf (Uri), grigionese di Poschiavo da parte della mamma, ma di formazione e di  orizzonti artistici europei. Giovanni Antonio Marcacci sorride sodisfatto. Non avrebbe mai immaginato che la sua Piazza, in condivisione con il celebre Santo di Padova, avrebbe ospitato istituzioni culturali.

Aqua
Innanzi all’ Atelier “Vedo Arte” sono passato tantissime volte. Avevo guardato le opere in vetrina stilisticamente in bilico tra naturalismo e espressionismo concreto, ma non avevo realizzato che al di là di esse vi fosse un atelier, un posto dove queste opere nascevano “belle de jour et belle de nuit” (come le ha definite poeticamente il suo creatore). Sculture atemporali, ma legate con un doppio filo alla natura,  allo scorrere del tempo, al  “Panta rei os potamòs”, eracliteo. Creazioni mai terminate e costantemente in divenire. E soprattutto non avevo pensato al “demiurgo”, al creatore di queste opere. Pascal Murer, artista multiforme: disegno, pittura, ma soprattutto scultura pervaso d’amore per la natura e desideroso di libertà.

Essences
 Alla Pasticceria in mostra scultura-disegno, un  insieme armonico ed arioso, che permette di respirare l’afflato che anima le creazioni di Pascal Murer, longilineo, dalla capigliatura lunga,  dal volto espressivo, e un tantino enigmatico, con guizzi  di “des gens du voyage”. “Il colore non è essenziale nei miei disegni e dipinti, il segno sì in quanto definisce lo spazio e delimita le forme”. I disegni  possono essere considerati quasi un preludio alle sculture in legno e in bronzo. “Le sculture in legno, materiale che mi affascina e che posso modellare, a mio piacimento, sono anche un dovuto omaggio a mio padre scultore tradizionale in legno e  poi il legno è una sostanza essenzialmente naturale che mi fa sentire parte della natura e vivere quasi in simbiosi con il cosmo”.  “I miei bronzi che hanno dell’informale, rugosi, porosi o lisci, hanno risonanze classiche (romane, etrusche) e all’aperto si immedesimano, si fondono nel  paesaggio in particolare quello lacustre”.

Pasticceria Marnin
Piazza Sant'Antonio
Mostra personale di Pascal Murer
vernissage venerdì 15 marzo alle ore 18.00

 di Augusto Orsi



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