Il dramma del protagonista esplode con un rumore ancor più assordante dell’atto terroristico della figlia, quando la vedova dell’uomo ucciso nell’attentato, dice a lui e alla moglie, che lei e i suoi figli riusciranno a sopravvivere a questo grande dolore, ma lui e sua moglie non ci riusciranno, perché hanno perso una figlia ancora in vita… La moglie impazzisce dal dolore e riesce ad uscirne e a trovare una ragione di vita nella chirurgia estetica e nelle attenzioni di altri uomini. Lo Svedese passa invece tutta la vita a cercare la figlia scomparsa, per poi ritrovarla, senza più balbuzie, in uno stato di disperazione profonda. Fa solo da sfondo al film il contesto storico del Paese, come l'oppressione dei neri d'America, che tanta parte aveva avuto nel romanzo, per lasciare spazio alla disperazione senza ritorno di un padre alla ricerca della sua bambina bionda che ormai non esiste più.
Di Rossella Gibellini
Se ti è piaciuto questo post leggi anche:
Festival diritti umani Lugano 2017
Cinemagia 2017
L'ordine divino di Petra Volpe
Cannes 2017
Festival diritti umani Lugano 2017
Cinemagia 2017
L'ordine divino di Petra Volpe
Cannes 2017
The other half of the Sky (L’altra metà del Cielo), di Patrik Soergel
La vita possibile al Festival di Mons, Belgio
Il Festival di Mons in Belgio celebra l'amore al cinema
La dottoressa Jenny c’est moi
Pastorale americana
Miss Peregrin di Tim Burton
Perspolis di Marjane Satrapi
La vita possibile al Festival di Mons, Belgio
Il Festival di Mons in Belgio celebra l'amore al cinema
La dottoressa Jenny c’est moi
Pastorale americana
Miss Peregrin di Tim Burton
Perspolis di Marjane Satrapi
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.