Lo spettacolo che ha debuttato alla fine di ottobre al Teatro sociale di Bellinzona, sarà poi anche all'Osteria del Teatro di Banco (26 novembre, ore 19 cena, 21 spettacolo) e Sala Congressi di Muralto (27 novembre ore 17.00 e in replica per le scuole aperta al pubblico, lunedì 28 novembre ore 10.00) nella rassegna OSA!
Le case dove abbiamo vissuto ci hanno modellato, come se questo involucro, che sta un po’ oltre il nostro corpo ed emozioni, ci abbiano lasciato una traccia, sono diventate parte di noi.
Le case dove abbiamo vissuto ci hanno modellato, come se questo involucro, che sta un po’ oltre il nostro corpo ed emozioni, ci abbiano lasciato una traccia, sono diventate parte di noi.
Attraverso ricordi d’infanzia, la narrazione scorre, presentando brevi e divertenti aneddoti della vita e degli usi degli anni ’60, regalandoci le atmosfere di una Locarno a toni pastello e della vita di un quartiere con i suoi viali alberati, le botteghe degli artigiani, le fabbrichette che all’epoca animavano le cittadine di provincia.
La vita di tutti i giorni porta con sé le piccole grandi rivoluzioni di un periodo in grande fermento, dove per donne e bambine anche portare pantaloni e capelli corti, era segno di una rivoluzione generale che si stava avvertendo nell’aria. Durante il racconto, Oberholzer delinea con pennellate veloci una carrellata di personaggi ora buffi ora più autorevoli, appartenenti al piccolo mondo racchiuso dentro la casa e incontrati per strada.
Dal palazzo sul lago, quando si fa notte la protagonista si sposta nella casa dei sogni, come chiama quel luogo intimo da cui non si trasloca, dove forse abita l’anima.La casa sul lago protagonista del racconto, che oggi non esiste più |
La vita di tutti i giorni porta con sé le piccole grandi rivoluzioni di un periodo in grande fermento, dove per donne e bambine anche portare pantaloni e capelli corti, era segno di una rivoluzione generale che si stava avvertendo nell’aria. Durante il racconto, Oberholzer delinea con pennellate veloci una carrellata di personaggi ora buffi ora più autorevoli, appartenenti al piccolo mondo racchiuso dentro la casa e incontrati per strada.
di Cristina Radi
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