Da molti anni Casa Serodine, di proprietà del
Patriziato di Ascona, grazie ad un accordo con il Comune, è adibita ad uso culturale
e anche come luogo di esposizioni.
Pietro Beretta nel suo studio |
Quest’anno, dopo la pandemia, è di scena
Pietro Beretta (Lugano 1941) cresciuto ad Ascona, conosciuto nel Borgo come
imprenditore e come artista originale ed estroso. La mostra, omaggio a Beretta,
una parata di stili e di tendenze d’arte contemporanea realizzata ad un
notevole livello creativo e soprattutto inventivo, si allinea con le avanguardie
sovente esposte ad Ascona. Aperta il 27 giugno, senza vernissage, può essere
visitata sia dal vivo che on line, fino al 23 agosto. In un catalogo illustrato,
Michela Ris, Capo Dicastero cultura del Municipio di Ascona, con un testo
introduttivo e Mara Folini, Direttrice del Museo Comunale di Ascona, con una
significativa e dettagliata intervista, scandagliano la personalità umana e
artistica del pittore asconese.
Occhi verdi |
Pietro Beretta nelle sue opere pittoriche e plastiche,
mostra grande capacità di assimilazione e competenza, ma soprattutto lo sguardo
penetrante di chi sa creare, sa fare, non prendendosi mai sul serio. Le sue
opere e le ceramiche di sua moglie Annagret, con la quale ha condiviso arte e
vita, si uniscono ai liberi assemblaggi di scatole e ai materiali di recupero
di lui, in un tutt’uno eclettico e bizzarro che trasmette all’osservatore una carica
positiva o come dice l’autore «Una botta di vita».
Beretta, «pittore d’elezione e per diletto»,
nato e cresciuto ad Ascona in una famiglia di intellettuali, di madre
statunitense, con studi universitari in Germania, ma cittadino del mondo, ha
vissuto negli Stati Uniti e sulla Costa Azzurra, a Cannes, viene alle arti
plastiche in età matura. Sui sessant’anni, in pensione e libero da impegni
familiari, si dedica all’arte figurativa, suo «violon d’Ingres», dando sfogo
alla sua passione e realizza, con intelligenza, liberamente e senza preconcetti
le sue grandi tele, i suoi décollage dai soggetti vari legati all’attualità, le
sue originali installazioni dove domina il colore vivo, splendente in tutte le
sue tonalità in quanto è esso il motore primo del fare arte di Pietro Beretta.
Venere dei sacchi |
L’esposizione
di Casa Serodine, dall’accurato e indovinato allestimento, mostra appieno come
Beretta sia riusciuto con la sua intraprendenza a ingabbiare moltissime opere
di artisti contemporanei da Burri a Tapies, a Dubuffet e a farle sue con un
tocco di irriverenza e di intelligente ironia. Lungo questa traiettoria le
opere informali di Beretta, si contaminano e dialogano con le icone della pop
art e della cultura di massa – da Marilyn Monroe, alla “Dolce vita” di Fellini
– che recupera attraverso la tecnica del décollage, in sintonia con i Nouveaux
Réalistes come Rotella, Villeglé, Hains... i quali, riciclando in modo creativo
i resti di scarso valore della pubblicità di massa, cercarono di affermare se
stessi e l'unicità dell’essere artisti.
di Augusto Orsi
Mostra
Pietro Beretta – Bricoleur dell’anima
fino al 23 agosto
2020
Sede Casa Serodine
Piazza San Pietro
6612 Ascona
telefono
+41 (0)91 759 81 40
e-mail
museo@ascona.ch
sito
www.museoascona.ch
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