mercoledì 8 febbraio 2017

La bambinaia di Rita Hayworth di Katia Snozzi – parte seconda (Museo Vela fino al 5 marzo)

Se non facevo così non ci sarei mai riuscita, tra un impegno e l’altro continuavo a rimandare.

Sabato piovoso: cosa si fa? Ideona andiamo tutti e cinque al Museo Vela di Ligornetto a vedere la mostra dei centenari di Katia Snozzi. Stranamente mio figlio più grande, 12 anni, mi asseconda e invece si oppone con ostinazione la figlia, 8 anni, che di solito è più accondiscendente verso le mie proposte anche più bizzarre… come questa d’altronde. Il piccoletto di 3 anni è inconsapevole e non ha ancora diritto di voto, per fortuna! Marito favorevole, tanto l’alternativa è stare a casa e piazzare i figli davanti alla TV. 

Alice 110 anni
Dopo tre quarti d’ora di macchina (Locarno-Ligornetto), eccoci di fronte a questa bellissima villa bianca, sede del Museo Vincenzo Vela. Ci accoglie un giardino tutto in salita, che in primavera immagino sia bellissimo. Il bianco prevale ovunque, contrastando con la giornata grigia.
La mostra della fotografa locarnese Snozzi è al primo piano. In macchina avevo preparato i bimbi a quello che avrebbero visto, per invogliarli a scoprire la mostra con piccoli giochi: trovare il ritratto della più anziana, della suora, di colei che aveva posato come una diva. Così mentre loro si approcciavano alle immagini come in una caccia al tesoro, io avrei avuto più tranquillità per osservare meglio le foto.
Museo Vincenzo Vela
Le sale dedicate alla mostra non sono tante, si è dovuto fare una selezione e scegliere solo alcune immagini ingrandite. Ci accoglie quale introduzione generale una lunga parete con una panoramica di tutte le 100 immagini in bianco e nero scattate dalla Snozzi con nomi ed età di ognuno dei soggetti: un totale di oltre 10.000 anni.
I miei figli guardano le foto interessati e osservano stupiti come dalle immagini traspiri per alcuni vitalità, allegria. Il fondo nero dei ritratti fa emergere ancor più questi volti, con cui vorresti dialogare proprio come ha fatto Snozzi, chiedendo la ricetta dell’elisir di vita lunga e serena, o forse almeno pacificata con il passato. Come Alice, che i miei figli notano essere la più anziana con i suoi 110 anni, ritratta con un bel sorriso. Forse arrivati a quell’età alcuni riescono veramente a godersi la vita, giorno per giorno senza troppe aspettative e dando alla serenità il sapore del meraviglioso.



Guardando i miei figli di fronte a queste immagini, mi è venuto in mente che da qualche parte avevo letto che l’aspettativa di vita dei bambini nati in questo millennio è di raggiungere più facilmente il secolo e d’altro canto i volti pieni di storia di questi decani, rivelano ancora qualcosa del loro essere stati bambini, perché forse la vita è un po’ un circolo in cui le estremità sembrano toccarsi.
Ne abbiamo continuato a parlare per giorni. La mostra è piaciuta a tutti i componenti della mia famiglia, segno della trasversalità dei messaggi che traspare dalle immagini.




Snozzi è riuscita, infatti, con perizia a restituirci con il suo sapiente obbiettivo dietro un’espressione vivace o smarrita l’anima oltre lo sguardo, facendoci quasi intuire la personalità e il carattere dei suoi soggetti. Abilità frutto anche di tanta esperienza come si nota anche dagli altri volti in mostra, di bambini e adulti colti ai quattro angoli del mondo, soprattutto nei Paesi più negletti.



Museo Vincenzo Vela

La bambinaia di Rita Hayworth

Katja Snozzi. Ritratti fotografici
fino al 5 marzo 2017

Orari
gennaio - maggio 10.00-17.00
Tutte le domeniche 10.00-18.00
chiuso lunedì

Ingresso: fr 12.­-
Ridotto e Gruppi: fr. 8.-
scuole del Canton Ticino: ingresso gratuito
altre scuole: fr. 3.-
Carta studente IOSTUDIO: fr 3.-

di Cristina Radi

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.