giovedì 26 dicembre 2019

Le mostre da vedere a Bologna durante le vacanze dicembre 2019-gennaio 2020

Molte come sempre sono le mostre in corso a Bologna in questi giorni, ne segnalo diverse per accontentare un po' tutti i palati

Chagall. Sogno e Magia fino al 1 marzo 2020



Da vedere anche con i bambini grazie alle audioguide e ad una bella installazione video, a Palazzo Albergati, una mostra dedicata al grande artista russo, Chagall. Sogno e Magia: opere che raccontano l’originalissima lingua poetica di Marc Chagall (1887-1985) attraverso il filo conduttore della sensibilità poetica e magica, curata da Dolores Duràn Ucar. La cultura ebraica, la russa e quella occidentale, il suo amore per la letteratura, il suo profondo credo religioso, il puro concetto di Amore e quello di tradizione, il sentimento per la sua sempre amatissima moglie Bella, in 160 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni. Un nucleo di opere rare e straordinarie, provenienti da collezioni private e quindi di difficile accesso per il grande pubblico. Nelle opere coesistono ricordi d’infanzia, fiabe, poesia, religione ed esodo, un universo di sogni dai colori vivaci, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginari, che si affollano nella fantasia dell’artista. Opere che riproducono un immaginario onirico, in cui è difficile discernere il confine tra realtà e sogno.

Info: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Aperture straordinarie: 31 dicembre, 1 e 6 gennaio 2020 
Infoline: T. 0039 051 030141 (attivo dal lunedì al venerdì ore 10 – 17)

Chagall. Sogno e magia
Fino al 1 marzo 2020
Palazzo Albergati, Via Saragozza 28 – Bologna

Anthropocene fino al 5 gennaio 2020


Anthropocene è un progetto artistico che indaga l’indelebile impronta umana sulla Terra attraverso le straordinarie immagini di Edward Burtynsky, Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier. Combinando fotografia, cinema, realtà aumentata e ricerca scientifica, i tre artisti danno vita a un’esplorazione multimediale di grande impatto visivo, che documenta i cambiamenti determinati dall’attività umana sul pianeta e ne testimonia gli effetti sui processi naturali.
Una mostra adatta a tutta la famiglia con tante parti interattive.

Anthropocene
fino al 5 gennaio 2020
Fondazione MAST, via Speranza 42, Bologna.
Ingresso gratuito
chiuso il lunedì
Per informazioni e prenotazioni di attività didattiche e laboratori fotografici:
workshop@fondazionemast.org
Per informazioni sugli eventi culturali: eventiculturali@fondazionemast.org


Children fino al 6 gennaio 2020


Pensando alle condizioni delle bambine e dei bambini nelle aree più disagiate del mondo, ai loro diritti e ai nostri doveri, Children traccia un percorso che attraversa luoghi diversi e, facendolo, ci racconta come adulti e umanità non sempre degna di essere definita tale. L’infanzia, protagonista, trova spazio al centro di immagini che non celano i contesti di vita che, minacciandola, ne sospendono il futuro. Questo viaggio nasce da qui e a parlare sono proprio loro, le bambine e i bambini del mondo, attraverso i loro volti e i loro gesti.
Il gioco, il divertimento, lo studio, la salute, ma anche i diritti negati, lo sfruttamento, la povertà, la guerra. La mostra presenta, per la prima volta insieme, gli scatti di Steve McCurry, Elliott Erwitt e Dario Mitidieri: 3 autori profondamente diversi dal punto di vista espressivo, ma accomunati dalla volontà di testimoniare in prima persona la partecipazione emotiva alle vicende dei bambini che hanno incontrato negli angoli più remoti del mondo, laddove il diritto primario all’esistenza e quelli irrinunciabili all’uguaglianza, alla giustizia, alla libertà e alla pace, vengono calpestati nel silenzio e nell’oblio.

Children
fino al 6 gennaio 2020
Auditorium Enzo Biagi – Biblioteca Salaborsa
Piazza del Nettuno 3, Bologna
Chiusura: tutti i lunedì
Apertura: da martedì a domenica dalle ore 10 alle ore 19.30
Aperture straordinarie: 30 dicembre, 31 dicembre (dalle ore 10 alle 17), 6 gennaio

Botero fino al 26 gennaio 2020


Il corpus della mostra è costituito da 50 opere uniche mai viste prima nel capoluogo emiliano, comprendenti una serie di disegni realizzati a tecnica mista e un pregiato insieme di acquerelli a colori su tela. L’esposizione, articolata in sette sezioni, rispetta i temi cari all’artista e pone la sua attenzione all’occhio poetico che questi è capace di posare sul mondo, regalando una bellezza fatta di volumi abbondanti, colori avvolgenti e iconografie originali. Un visionario inno all’esistenza che approfondisce il disegno inteso come fondamento della forma, primario e imprescindibile strumento di bellezza. Tra i soggetti selezionati compaiono personaggi legati alla tauromachia e al circo, silenti ed equilibrate nature morte, delicati nudi, personalità religiose, individui colti nella propria quotidianità: una rassegna visiva che tiene conto dell’intensa ricerca visiva di Botero, tesa all’affermazione del suo caratteristico linguaggio. Tra le opere esposte si nascondono i segreti della vita, celati sotto presenze dai volumi corpulenti, persone o oggetti in attesa di un movimento casuale o volontario. In perfetto equilibrio tra ironia e nostalgia, atmosfere oniriche e realtà fiabesca, classicità italiana e cultura sudamericana, l’arte di Botero risulta creatrice e portatrice di uno stile figurativo e personale, capace senza indugio anche in questa occasione di coinvolgere e affascinare chi guarda.
Aperture straordinarie Dicembre 2019 e Gennaio 2020
–27, 28, 29, 30 dicembre 2019 (dalle 11:00 alle 20:00)
– 31 dicembre 2019 (dalle 11:00 alle 17:00)
– 1 gennaio 2020 (dalle 14:00 alle 20:00)
– 2, 3, 4, 5 ,6, 7, 8 gennaio 2020 (dalle 11:00 alle 20:00)

Botero
Fino al 26 gennaio 2020
Palazzo Albergati, Via San Felice 24, Bologna
Telefono: 0039 3313471504
www.palazzopallavicini.com

di Cristina Radi

martedì 10 dicembre 2019

Being Human di William Wegman, in mostra cani più umani degli umani (MASI Lugano, fino 6 Gennaio 2020)


Il MASI (Museo d'arte della Svizzera italiana, Lugano), in collaborazione con la Foundation for the Exhibition of Photography, presenta Being Human, una mostra dedicata al celebre fotografo americano William Wegman, fino al 6 gennaio 2020.
Wegman, che occupa una posizione particolare nell’arte contemporanea, ha sviluppato il suo linguaggio fotografico sul rapporto con i suoi cani Weimaraner, abbinando allo sguardo documentaristico un’attenta scenografia e un sottile senso umoristico. L'allestimento conta un centinaio di opere che mostrano l’abilità del fotografo a creare immagini che sono allo stesso tempo divertenti, impressionanti e surrealiste.

William Wegman, Costruttivismo [Costructivism], 2014
Stampa ai pigmenti, Ed. 3/4
Courtesy l‘artista © William Wegman

William Wegman (1943 Holyoke, Massachusetts), eclettico maestro dell’arte contemporanea americana, è un rinomato e versatile artista, capace di destreggiarsi abilmente tra pittura, disegno, fotografia, film, video, libri e performances. Wegman è diventato noto nel panorama artistico mondiale per le serie di immagini con protagonisti i suoi cani. A partire dagli anni Settanta, dall’incontro con il suo primo Weimaraner, il fotografo ha fatto degli esemplari di questa razza il soggetto principale dei suoi scatti, rappresentando – attraverso queste muse sui generis– personaggi, tendenze di moda e movimenti della storia dell’arte con ingegno e ironia.
I cani Weimaraner sono gli assoluti protagonisti di Polaroid di grande formato: istantanee in un unico esemplare, non ritoccate, che esaltano tanto la spontaneità dei soggetti, quanto l’abilità del fotografo e permettono di apprezzare l’eccezionale sintonia fra l’artista e i suoi cani. Ogni scatto si può considerare il risultato di una collaborazione, prima ancora che la creazione di un unico artefice. Being Human ripercorre l’evoluzione di questa singolare relazione artistica lunga trent’anni, mettendo in scena una sorta di specchio della natura umana.

William Wegman, Casual, 2002
Polaroid a colori
Courtesy l‘artista © William Wegman
Il percorso espositivo si compone di novanta Polaroid e una decina di stampe ai pigmenti selezionate da William A. Ewing, curatore della mostra e già direttore del Musée de l’Elysée di Losanna, in stretta collaborazione con l’artista e si suddivide in capitoli, ognuno dei quali raccoglie opere di soggetti affini o collegate da allusioni visive analoghe.

Guarda la gallery delle opere in mostra

Being Human
di William Wegman
Fino al 6 gennaio 2020
Masi, Lugano
Museo d'arte della Svizzera italiana
Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini 6, 6900 Lugano, Svizzera