lunedì 30 luglio 2018

Adriano Pompa l’artista dei Pardi (Pasticceria Marnin, Locarno 4 agosto - 30 settembre 2018)

Sabato 4 agosto alle 18.00 sulla terrazza della Pasticceria Marnin in Piazza S. Antonio (Città vecchia, Locarno) sarà inaugurata la personale dell’artista romano Adriano Pompa, nel segno del Pardo emblema del Locarno Festival.



Una ventina di opere realizzate con tecniche diverse, pittura figurativa araldica, create appositamente per la mostra locarnese compongono la valida personale del prolifico artista romano.

Il prof. Dario Bianchi presenterà l’esposizione, che resterà aperta tutti i giorni, in pasticceria, eccetto i martedì fino al 30 settembre dalle 7.30 alle 18.30.


Dal Bestiario di Adriano Pompa, luglio 2018
I miei Locarnopardi
Da sempre mi è piaciuto disegnare e dipingere animali, perché per eseguirli un po’ ti devi immedesimare in essi, diventare uno di loro, immaginare di abitare il loro ambiente e a muoversi come loro. Così mi è successo anche durante la costruzione e la preparazione dei disegni, dei dipinti, delle maioliche dedicati al Locarnopardo.



Adriano Pompa


Adriano Pompa Pittore, scultore e incisore

Nato a Roma, figlio d’arte di Gaetano Pompa (pittore e scultore), dopo la maturità scientifica, ottenuta alla Scuola Germanica di Roma nel 1983, si iscrive alla Facoltà di Agraria a Perugia, dove matura la convinzione e la decisione di voler intraprendere la carriera artistica e seguire le orme del padre. Alla fine del 1984 vuole trasferirsi a Berlino per seguire i corsi dell’Accademia di Berlino, ma il padre lo convince a rimanere a bottega da lui, dove lavorerà per 4 anni, a stretto contatto con Gaetano spostandosi tra Roma ed Ansedonia, in Maremma; affinerà così la tecnica dell’olio su tela molto velato, la grafica e la scultura, frequentando soprattutto le botteghe degli artigiani che realizzano le opere del padre.

Il periodo dell’apprendimento a bottega si conclude con la mostra con il padre alla Galleria Rondanini di Roma nel ’89 presentata da Vittorio Sgarbi.

Agli inizi degli anni ’90 si trasferisce a Milano. Qui condivide lo studio di via Pomponazzi con Enzo Umbaca e Enzo Rullo -artisti provenienti dalla sfera concettuale dell’Accademia di Brera-, frequenta Bernhard Ruediger e Liliana Moro e lo spazio di Lazzaro Palazzi di Milano.

Nel 1994 trasferisce lo studio in via Paolo Giovio , dove lavora fino al 2013. Oggi lavora negli spazi dell’associazione culturale ArtMarginem , da lui fondata con altri artisti.

Hanno scritto di lui: Vittorio Sgarbi, Raffaele Degrada, Roberto De Feo, Fabrizio Dentice ed altri.

Per ulteriori informazioni: www.adrianopompa.it


Locarnopardi
Personale di Adriano Pompa
Pasticceria Marnin, Piazza Sant'Antonio Locarno
inaugurazione sabato 4 agosto ore 18.00
visitabile fino al 30 settembre 2018 7.30-18.30 tranne il martedì
per info: www.marnin.ch

di Augusto Orsi



martedì 24 luglio 2018

Cinema all'aperto a Vira Gambarogno (24-29 luglio 2018)

Dal 24 al 29 luglio il suggestivo sagrato della chiesa parrocchiale di Vira nel Gambarogno si trasforma in una sala cinematografica sotto le stelle. 
La località affacciata sul lago è davvero unica e il fascino del cinema all’aperto diventa una vera festa per tutta la famiglia, dove la gente si ritrova, socializza e si diverte in compagnia di un buon film. Inizio delle proiezioni alle ore 21.30.
In caso di maltempo la proiezione sarà tenuta all'oratorio San Cosimo di Vira Gambarogno.



In programma:
Una finestra su Locarno -Carta Bianca a Carlo Chatrian, direttore artistico Locarno Festival
Martedì 24 luglio
Amori che non sanno stare al mondo
di Francesca Comencini
Italia, 2017, colore, 92' min
v.o. in italiano.

Mercoledì 25 luglio
Camille Claudel
di Bruno Nuytten
Francia, 1988, colori, 175' min
v.o. in francese, sottotitoli in tedesco.

Giovedì 26 luglio
Un tango más (Un ultimo tango)
di German Kral
Argentina, Germania, 2015, colore, 85' min
v.o. in spagnolo, sottotitoli in italiano.

Venerdì 27 luglio
Omaggio a Claudia Cardinale: C’era una volta il West
di Sergio Leone
Italia, 1968, colore, 167' min
v.o. in italiano.

Sabato 28 luglio
The Square (La piazza)
di Ruben Östlund
Svezia, Danimarca, Germania, Francia, 2017, colore, 142' min,
v.o. in inglese, sottotitoli in italiano

Domenica 29 luglio
Chaplin (Charlot)
di Richard Attenborough, USA, UK, 1992
B/N e colore, 143', vo inglese e sottotitoli in italiano

Maggiori informazioni sulla pagina facebook: Cinema all'aperto Vira.
Prezzi:
adulti CHF 15.-
AVS: CHF Fr.10.-
Tessera per la rassegna: CHF 60.-
(da ritirare alla cassa la prima sera, a partire dalle ore 19.00)
Apertura cassa: ore 20.15

Organizzato dall'Associazione Amici del Cinema del Gambarogno.
Sagrato Chiesa parrocchiale, 6574 Vira
Info tel.: +41 91 759 77 04

di Augusto Orsi


lunedì 16 luglio 2018

Vino in Villa: quando il vino sposa l'arte

Venerdì 20 luglio, dalle ore 18.00 alle 24.00, il parco di Villa dei Cedri a Bellinzona si anima di luci, suoni e colori per la prima edizione della manifestazione Vino in Villa…. in una notte di mezza estate, una vera e propria "fusion", tra arte, musica, ed enogastronomia. La manifestazione nasce dalla collaborazione del Museo cittadino di Villa dei Cedri e dell'associazione PerBacco!

Villa dei Cedri a Bellinzona

Per tutto il pomeriggio visite guidate gratuite al museo e alla mostra attualmente in corso, che vede l'importante presenza delle opere di Burri, Fontana, Afro e Capogrossi, quattro tra i maggiori maestri della pittura del dopoguerra italiano. 
Da parte sua PerBacco! sarà presente con una selezione di vini rigorosamente ticinesi con l'accompagnamento di una valida offerta gastronomica. Non potrà mancare nemmeno la presenza della musica, rappresentata dal Trio Encuentro che proporrà il suo vasto repertorio fatto di atmosfere gitane, andaluse e classici del folk rock e della musica celtica. 

Altre sorprese da scoprire nel corso dell'evento caratterizzeranno la serata. Organizzata inoltre in collaborazione con la Città di Bellinzona e l'Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Valli, Vino in Villa vuole rappresentare l'inizio di una felice collaborazione tra la Villa e PerBacco!, pensata per avvicinare e fare amare una perla posta a due passi dal centro città ma da molti purtroppo ancora poco conosciuta. 



Sarà l'occasione per un aperitivo o dopocena in compagnia, in un ambiente rilassato ed a diretto contatto con il magico mondo dell'arte! 

Villa dei Cedri dal 1978 con il suo parco fatto di alberi secolari ed i suoi vigneti, vera oasi di verde cittadino, è di proprietà del Comune di Bellinzona e dal 1985 è sede della Civica galleria d'arte. 
L'associazione PerBacco!, nata per dare continuità alla tradizionale festa della vendemmia di Bellinzona, festeggia invece proprio quest'anno il suo primo lustro di attività. Ancora giovane è comunque una realtà già consolidata tanto da diventare una presenza fissa nel calendario degli eventi estivi bellinzonesi e capace di attrarre moltissimi appassionati del vino e della convivialità. 

info@perbaccobellinzona.ch – www.perbaccobellinzona.ch

di Cristina Radi

giovedì 12 luglio 2018

Il Castello Incantato, festival internazionale di teatro con figure (Locarnese 14 luglio - 8 settembre 2018 )

Il Castello incantato, festival sempre molto atteso dell’estate locarnese, è giunto quest’anno alla sua 20° edizione. Per questo ragguardevole anniversario la direttrice artistica Santuzza Oberholzer della compagnia Teatro dei Fauni, ha voluto richiamare alcuni artisti nazionali e internazionali che ne hanno fatto la storia, soprattutto dalla Svizzera e dall’Italia, ma anche da Argentina, Spagna e Cile. Burattini, marionette, ombre, disegni di sabbia diventano specchio e parodia dell’umanità: 16 spettacoli con un gran finale, che vedrà l’8 settembre la Piazza del Palacinema di Locarno trasformata ne Il Paese dei Balocchi, grande palcoscenico e parco giochi all’aperto.

Le montagne sciolte di Lorenzo Manetti (Losone, 7 settembre)
Inizio del Festival con l’unico appuntamento di luglio sabato 14 nella Pineta di Cardada ne Le avventure di Pinocchio della compagnia I pupi di Stac. In ogni località, se minaccia un temporale, ci sarà un posto al coperto. Gli spettacoli sono adatti a tutte le età - tranne uno come di consuetudine, il 31.08 pensato solo per i grandi al Castello Visconteo di Locarno– tutte le produzioni prestano un’attenzione verso gli adulti, che conservano un cuore di bambino. Gli spettacoli si tengono nelle piazze, nei sagrati delle chiese, sulle rive del lago, “invadendo” allegramente i Comuni del Locarnese, che sostengono la manifestazione e permettono così l’entrata gratuita a tutti gli spettacoli.

Una carrellata di stili e tecniche diverse dal variegato mondo del teatro di figura è al centro di questa ventesima edizione, dove proprio per celebrare l’anniversario si è voluto scegliere spettacoli anche molto diversi fra loro per dimostrare le potenzialità del mondo dei pupazzi, delle maschere, delle ombre, dei burattini, degli oggetti animati. Ecco quindi compagnie che presentano storie con burattini classici più legati alla tradizione come ne Le avventure di Pinocchio della compagnia di Firenze I pupi di Stac, che apre il festival sabato 14 luglio a Cardada; o anche Gioppino e il mistero del castello dell’italiana Compagnia Daniele Cortesi (Muralto, 18 agosto). L’antica tecnica delle ombre cinesi è utilizzata invece dalla brava artista argentina Valeria Guglietti della compagnia Sombras Chinas per Mano a mano (Minusio, 25 agosto) e sempre le mani dello spagnolo Javier Aranda creano Vida- Vita, diventando volti di incredibile espressività (Gerra Gambarogno, 15 agosto). 

Valeria Guglietti compagnia Sombras Chinas in Mano a mano (Minusio, 25 agosto)

Pupazzi piccoli e grandi sono i protagonisti di diversi appuntamenti: da una magica valigia escono strani e buffi personaggi ne Il bosco in valigia del Teatro dei Fauni (Sonogno, 19 agosto ore 17.30); ne La festa delle feste della compagnia bresciana Teatro Il Telaio (Magadino, 29 agosto) al centro gli animali che, andando ad una festa, raccontano le loro storie. Tutto in miniatura nel magico castello de La Bella addormentata nel bosco dell’artista italiano Gino Balestrino (Ronco S/Ascona, 23 agosto). Grandi marionette a corpo intero, ispirate alla tecnica giapponese del bunraku, invece sono utilizzate in Solo della Compagnia Walter Broggini (Locarno, 31 agosto), una riflessione venata di sardonica ironia sul tema della morte, spettacolo pensato per un pubblico di più grandi, a partire dai 10 anni.

Solo della Compagnia Walter Broggini (Locarno, 31 agosto)
Per un pubblico dagli 8 anni anche Mestieri e Misteri delle compagnie Teatro dei Fauni & Teatro Zigoia, racconti storici, leggende, testimonianze dei mestieri del passato legati agli alberi, canti d’amore e di lavoro (Locarno, 1 settembre). La sabbia effimera e stupefacente è il materiale usato da Lorenzo Manetti per raccontare le sue storie in Le montagne sciolte, proiettate in un grande schermo (Losone, 7 settembre).
Gran finale (Locarno, Palacinema 8 settembre dalle 15 alle 18) per celebrare in bellezza il 20° anniversario del festival con IL PAESE DEI BALOCCHI. Troveremo Un carico di giochi, un parco giochi fatto di giochi strabilianti del maestro catalano Joan Rovira, alcuni spettacoli per uno spettatore alla volta che continuano per tutto il pomeriggio come L'Imbuteatro del Teatro Pan, storie raccontate tra imbuti e tubi o il Micro Western all’italiana Per un pugno di bulloni della compagnia cilena Teatro Correquetepillo. In contemporanea si alternano nella piazza uno dopo l’altro diversi spettacoli: Il circo dei burattini della compagnia Il cerchio tondo, dove va in scena la vita buffa e frenetica degli animali e artisti circensi e un doppio appuntamento con il burattinaio Paolo Sette, che propone La luna nuova, in cui una principessa si ammala all’improvviso, per guarirla serve la luna; e a seguire Burattini da camera, spettacolo per adulti con dialoghi brevi, che riprendono i grandi capolavori teatrali.

La luna nuova di Paolo Sette per il Paese dei Balocchi (Locarno, 8 settembre)
Laboratori
Come sempre ampio spazio è dedicato alla parte di formazione con la proposta di diversi laboratori per conoscere da dentro il mondo dei burattini.

Nelle date del 15, 18, 29 agosto e 7 settembre ore 20.00 nei luoghi di spettacolo, vengono proposti Laboratori di costruzione di burattini al volo per tutti. Iscrizione sul posto, quota di partecipazione compreso materiale Fr 10. In un’ora ragazzi e adulti potranno costruire una marionetta o un burattino semplice da portarsi a casa. La tecnica e i materiali proposti saranno ogni volta diversi.

Presso l’Atelier Teatro dei Fauni laboratori della durata di uno o più giorni.
Dal 27 al 31 agosto tutte le mattine (ore 10.00 - 12.00),
Laboratorio di costruzione e animazione di Filo-pupazzi, Per ragazzi dai 6 ai 12 anni condotto dalla burattinaia del Teatro dei Fauni Vicky De Stefanis. Le marionette con testa e mani in cartone ricoperti di carta pesta e corpo di stoffa sono costruiti dai ragazzi. Ogni personaggio è manipolato con i fili e diventa protagonista di storie inventate e messe in scena dai ragazzi stessi. Il 31 agosto ore 11.30, il Saggio del corso Pupazzi Pazzerelli.
Fr 100.- a partecipante.
Sabato 1 settembre (ore 10-12/13-15), Laboratorio di animazione di burattini e pupazzi, per adulti e da 12 anni
Come far vivere una figura e renderne credibili i movimenti? Il maestro Walter Broggini lavorerà e giocherà mostrando regole e trucchi del mestiere con piccole improvvisazioni di gruppo. Si consiglia di portare i propri burattini e marionette. Fr 50.- a partecipante, studenti Fr 40.-.

Sede : Atelier Teatro dei Fauni, via alla Morettina 2 (stabile Swisscom) Locarno
informazioni e iscrizioni entro il 20 agosto
Tel. 079 331 35 56, e-mail:
fauni@teatro-fauni.ch

Per info sul programma del Festival: Teatro dei Fauni www.teatro-fauni.ch

venerdì 6 luglio 2018

Sotto il segno di Marilyn: Territori 2018, Festival di teatro in spazi urbani (Bellinzona 10-14 luglio)

Territori, il Festival di teatro in spazi urbani di Bellinzona, torna dal 10 al 14 luglio con un’attenzione sempre molto marcata per l’attualità. E con un occhio attento a particolari biografie di personaggi femminili da un lato e alla scena artistica ticinese d’altro canto. Territori si conferma così un festival internazionale di teatro contemporaneo nel quale si incontrano artisti affermati e nuove realtà emergenti per proporre al pubblico attraverso una ventina di spettacoli, le nuove tendenze delle arti sceniche e performative (teatro, danza, narrazione, performance, teatro di figura, installazioni, ricerca). Territori è anche uno spazio di sperimentazione che promuove progetti originali dei nuovi soggetti della scena locale.

Diversi sono i luoghi di rappresentazione a Bellinzona. Quest’anno, data l’indisponibilità del Teatro Sociale per lavori, il palco principale di Territori sarà nella Corte del Municipio. Altre location il parco di Villa dei Cedri, il Teatro di San Biagio, Castelgrande, Piazza del Sole, il giardino di Piazza Governo, l’atrio della Biblioteca cantonale e alcuni spazi privati.

“Marilyn e le altre”
Ogni anno Territori è dedicato ad un tema conduttore che fa da filo rosso all’interno della programmazione. Molti spettacoli raccontano biografie di donne riportando in luce dei vissuti spesso complessi, oscurati dagli stereotipi di genere. Come per Marilyn, che non può essere ridotta a biondo sex symbol, così è per molte altre donne.

“Marilyn” di Lucilla Giagnoni

Spettacolo-simbolo di questo filone è naturalmente Marilyn, nuovissima produzione di Lucilla Giagnoni che racconta la vicenda umana di Marilyn Monroe oltre i luoghi comuni (11 luglio, Corte del Municipio). Solo in apparenza opposta a quella di Marilyn è la storia maledetta che Roberta Caronia propone in Ifigenia in Cardiff diretta da Valter Malosti (13 luglio, Teatro di San Biagio). E poi ci sono le storie di quattro grandi scrittrici (Virginia Woolf, Silvia Plath, Katherine Mansfield e Marguerite Duras), ripercorse attraverso la lettura delle ultime pagine dei loro diari da Margherita Saltamacchia per un progetto realizzato appositamente per Territori 18 intitolato Diari d’autrice (10-13 luglio, Castelgrande).

Ma ci sono anche le biografie reali di donne molto comuni. Come quelle colte in attimi di vita particolari da Camilla Parini nel suo originalissimo progetto in prima assoluta Io sono un’altra (coprodotto dal Teatro Sociale Bellinzona, 10-14 luglio Palazzo Casagrande). O come le biografie di donne ticinesi raccolte setacciando gli archivi e raccontate dalla compagnia SuPerGiù in Storie di voci (14 luglio, Teatro di San Biagio). O anche la vicenda di tre generazioni di donne, cresciute fra Algeria ed Europa ed elaborate nella sua performance documentaria Osmosi, dall’artista di origini ticinesi Lena Sophia Bagutti (13 luglio, Castelgrande).

Il percorso di “Marilyn e le altre” si completa con un’incursione in biografie di donne che sconfinano in una dimensione più trascendente. Così a parlarci dei ricordi di una figlia molto comune e dei suoi rapporti con il padre scomparso è Nettles, l’installazione a stanze per uno spettatore alla volta dei ticinesi Trickster-p (12-14 luglio Scuole Nord, coproduzione Teatro Sociale Bellinzona). C’è poi l’olandese Unna Huijsmann con il suo percorso di donna alla ricerca di una migliore consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità (Dreaming Your Way, 13 luglio Teatro sociale). E infine c’è la riflessione sul rapporto fra il suo corpo di donna e l’anima della performer e danzatrice ticinese Elena Boillat (La forme de l’ame, 11 luglio Teatro San Biagio).

Artisti dal Ticino e progetti site specific
Molto stimolanti sono certamente i due progetti allestiti appositamente per il festival bellinzonese. Nel primo Nando Snozzi coinvolge un gruppo di amici artisti per mettere in scena nel bellissimo parco di Villa dei Cedri una performance in tre parti (11-13 luglio) dal titolo Passaggi clandestini.
Dal canto suo la rinomata compagnia di danza Aiep – Avventure in elicottero prodotti di Ariella Vidach e Claudio Prati si presenta invece nell’atrio della Biblioteca cantonale con un happening coreografico partecipato site-specific ricco di sorprese 10 giardini da non perdere (14 luglio).

L’artista multimediale Pier Giorgio De Pinto, da diversi anni residente a Bellinzona, si propone con due lavori: uno è la performance per uno spettatore alla volta Music Was My First Love (10-11 luglio, Castelgrande), l’altro è Il museo esteso, una modalità di fruizione in realtà aumentata della mostra “Burri Fontana Afro Capogrossi” attualmente in corso a Villa dei Cedri.
L’Accademia Teatro Dimitri di Verscio è invece attesa sul palco della Corte del Municipio con il lavoro di fine formazione Nothing is Lost diretto da Serge Nicolai e Olivia Corsini del Théatre du Soleil (13 luglio, Corte del Municipio).

Da sempre Territori è un laboratorio per spettacoli che stanno nascendo. Anche quest’anno è così, con le prove aperte alla performance “Exp: je voudrais commencer par sauter” di Francesca Sproccati (12 e 14 luglio, Area Danza) e con la prima prova di lettura di “Tirza” di Kami Manns (produzione di Paradise is here, 14 luglio sede della compagnia).

Nomi emergenti della scena contemporanea
Territori è anche un’occasione per scoprire artisti che si stanno imponendo sulla scena internazionale con le loro produzioni più sorprendenti. Quest’anno torna ad esempio per la terza volta la danzatrice, coreografa e performer ginevrina Marie-Caroline Hominal che presenta nella Sala Patriziale il suo nuovissimo lavoro Ballet Solo (10 luglio). Altrettanto sorprendente e rigoroso nel metodo è l’approccio della giovane vallesana Cosima Grand, per la prima volta in Ticino con Ctrl_v, una performance quasi ipnotica sul rapporto fra corpo e parola (12 luglio, Teatro di San Biagio).

Dall’Italia arrivano poi due gruppi emergenti che si esprimono in ambiti e contesti molto diversi l’uno dall’altro. In apertura di festival il duo Maniaci D’Amore di Luciana Maniaci e Francesco D’Amore, una delle realtà più originali della nuova scena italiana, presenta l’insolito spettacolo La crepanza (10 luglio, Corte del Municipio). Territori 18 si chiude invece il 14 luglio alla Corte del Municipio con la straripante simpatia della Bandakadabra, band di strada a metà fra dixie e musica balcanica, in scena con Figurini, un indiavolato spettacolo-concerto per tutti.


 “La crepanza” del duo Maniaci D’Amore

Spettacoli per tutta la famiglia
Territori ha anche un occhio di riguardo per il suo pubblico più giovane. Ogni anno infatti propone spettacoli per tutta la famiglia, che hanno come caratteristica principale quella di essere autenticamente innovativi e in sintonia con le più recenti tendenze della scena contemporanea.

Ad esempio dal Vallese arriva la compagnia Héros Fourbus con Tiempos…, uno spettacolo di figura senza parole, che indaga il trascorrere del tempo e il sommarsi di ricordi e nostalgie (10 luglio, Teatro di San Biagio).
Molto spettacolare dal canto suo è lo show Wanted della compagnia Eventi Verticali, per la prima volta in Svizzera, che combina proiezioni e danza verticale, in un connubio di grande effetto, offerto gratuitamente giovedì sera 12 luglio in Piazza del Sole.

“Wanted” della compagnia Eventi Verticali
Torna infine a Bellinzona il duo Lefeuvre e André, che si presenta a Territori 18 con La serre. In una vera e propria serra eretta il 13 e 14 luglio nel giardino di Piazza Governo, che si trasforma in circo minimalista il pubblico assiste ad uno spettacolo clownesco di irresistibile comicità. Lefeuvre e André, fra i fondatori del celeberrimo Cirque O, sono considerati fra i pionieri del nuovo circo in Francia e sono contesi dai festival di teatro e circo contemporaneo di tutto il mondo.

Servizi per il pubblico
Info per il pubblico e prevendite biglietti presso il Centro Festival (al Palazzo Municipale), qui anche accoglienza per artisti e addetti ai lavori, spazi d’incontro.

Il Territori Club, situato al Ristorante Casa del Popolo, gestito dall’impresa sociale Sostare, è il punto d’incontro distensivo e conviviale prima e dopo gli spettacoli per artisti, addetti ai lavori e spettatori. La cucina è in funzione dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 17.30 alle 22.00.

In pieno centro città la Libreria Casagrande (viale Stazione 1 / Galleria Benedettini) offre alla Libreria del festival una selezione di libri inerenti gli artisti e i temi presenti negli spettacoli di Territori 18.

Prezzi e prevendita
Particolarmente convenienti sono come sempre i prezzi praticati da Territori. Ci sono diversi spettacoli gratuiti, altri a cui si può accedere già per 10.- franchi. Soprattutto però Territori 18 concede l’ingresso con lo sconto del 50% a tutti gli spettacoli per gli studenti e gli apprendisti, per gli Amici del Teatro Sociale, per i titolari della Guest Card 2018 dell’OTR e per i possessori dell’Abbonamento Territori metà prezzo, in vendita a Fr. 25.-. Non solo: bambini e giovani fino a 16 anni ricevono il biglietto omaggio per tutti gli spettacoli se accompagnati da un adulto.

I possessori di un biglietto per uno spettacolo di Territori 18 hanno diritto lo stesso giorno dello spettacolo all’entrata gratuita ai tre Castelli, ai loro musei, alla mostra “Una apis nulla apis” di Castello Sasso Corbaro e alla mostra “Burri Fontana Afro Capogrossi” allestita a Villa dei Cedri.

Territori - Festival di teatro in spazi urbani
Bellinzona, dal 10 al 14 luglio 2018
www.territori.ch
www.facebook.com/teatrosociale

di Cristina Radi


martedì 3 luglio 2018

Le opere lignee della scultrice Franca Ghitti in mostra al Museo d’arte Mendrisio fino al 15 luglio 2018

L’esposizione dedicata ai lavori scultorei di Franca Ghitti (Erbanno, 1932 – Brescia, 2012) intende presentare una selezione accurata dei principali capitoli espressivi di questa artista, nata in Valle Camonica (Lombardia, Italia) e sempre particolarmente attenta alla ricerca intorno alle testimonianze e ai repertori della cultura camuna.

Vicinia. La tavola degli antenati n. 1, 1976
legno, 108 x 160 x 6 cm
Archivio Franca Ghitti, Cellatica
Foto Fabio Cattabiani

La mostra in corso fino al 15 luglio, a cura di Barbara Paltenghi Malacrida in collaborazione con Elena Pontiggia, organizzata con il sostegno della Fondazione Archivio Franca Ghitti di Cellatica e allestita negli spazi più antichi del Museo d’arte Mendrisio, si avvale di alcune tra le opere più significative delle principali tappe del cammino artistico di Ghitti, a partire dalla produzione lignea (indissolubilmente legata al suo fortissimo legame con la propria terra, con i repertori rupestri della Valle, e con le tradizioni artigianali camune), sezione che contempla, in mostra, opere delle serie delle Mappe, le Vicinie, i Tondi, le Edicole e le Madie, il Bosco, per poi proseguire con una selezione della produzione in ferro (tra cui gli Alberi vela, le Meridiane, la Pioggia e, nel chiostro del Museo, la Cascata) nella quale l’artista non diverge nelle intenzioni portate avanti nella ricerca lignea, attuando un analogo recupero di reperti abbandonati nelle fucine per poi risaldarli in nuove sagome e nuove iconografie. Alle edizioni d’arte (di cui alcune pubblicate con l’amico e celebre editore Vanni Scheiwiller) sarà invece dedicata una sezione a fine mostra. 

18. Spirale, 2011
ferro, Ø 122 cm
Archivio Franca Ghitti, Cellatica
Foto Stefano Spinelli

Una sessantina di opere a ripercorrere tutta la carriera di Franca Ghitti nella prima antologica organizzata in ambito svizzero e allestita nei suggestivi spazi del Museo d’arte Mendrisio, così da creare un interessante contrasto con i riferimenti dei lavori ghittiani, sempre in equilibrio tra rilettura e modernità. Il catalogo, di 80 pagine, con la riproduzione di tutte le opere presenti nell’esposizione, vede saggi delle due curatrici, un testo relativo alle edizioni d’arte a cura di Maria Luisa Ardizzone e un ricco capitolo di apparati curati da Irene Cafarelli. 


Bosco, s.d.
installazione con 12 alberi, legno, ferro, colore
Archivio Franca Ghitti, Cellatica
Foto Stefano Spinelli
Insieme alle opere di Ghitti, sono contemporaneamente in esposizione anche circa 70 opere tra dipinti, sculture e opere su carta, della Collezione Bolzani, un importante lascito di oltre un centinaio di opere di arte italiana del Novecento, raccolte da Nene e Luciano Bolzani, che i figli Lorenza e Giovanni hanno deciso di donare al Museo: tra gli artisti italiani Giorgio Morandi, Lorenzo Viani, Mario Sironi, Carlo Carrà, Ardengo Soffici, Renato Guttuso, Bruno Cassinari, Ennio Morlotti, Vittorio Tavernari, Franco Francese, Emilio Vedova, Luciano Minguzzi; tra gli artisti ticinesi Filippo Boldini, Edmondo Dobrzanski, Giovanni Genucchi, 

Sergio Emery, Renzo Ferrari, Cesare Lucchini, Gabai.

La presentazione della collezione ha dato lo spunto per un’indagine storica a tutto campo che ha visto impegnati il Museo d’arte di Mendrisio a fianco della Fondazione Casa Testori di Novate Milanese, sostenuti dall’Archivio Opere Ennio Morlotti e dalla Fondazione Corrente di Milano. Una ricca sezione documentaria accompagna quindi la presentazione delle opere.

Nel catalogo che accompagna la mostra, si trovano i testi di Simone Soldini, curatore della mostra, Giuseppe Frangi, giornalista e presidente della Fondazione Casa Testori e un ricordo del poeta e scrittore ticinese Alberto Nessi.

Orari
ma-ve: 10 – 12 / 14 – 17
sa-do e festivi: 10 – 18
lunedì chiuso, tranne festivi

museo@mendrisio.ch
tel. +41. (0)58.688.33.50

di Cristina Radi