A Locarno gli appuntamenti e le iniziative di cinema sono
sempre di alto livello, naturalmente questo dipende molto dalla lunga
tradizione del Festival del film, che negli anni ha creato una
sensibilità particolare nei Locarnesi verso la settima arte.
Anche la videoteca
della Biblioteca cantonale di Locarno è davvero molto fornita, con tanti film
d'essai e molte novità a pochi mesi dall’uscita sul grande schermo.
Per i bambini in particolare voglio segnalare due rassegne,
che trovo molto interessanti e sempre ben curate.
In autunno viene programmata Cinemagia a cura del Gruppo Genitori Locarnesi, che quest'anno inizierà domenica prossima 16 ottobre e proseguirà
fino al 28 ottobre.
Cinemagia offre film e cartoni animati per una fascia d’età
ampia che va dalla scuola dell’infanzia fino alle superiori, proponendo pellicole
relativamente recenti, di cui molte poco conosciute o che hanno circuitato
soprattutto solo nei Festival, pur essendo film di valore. In questa edizione accanto
a titoli più di grido come Inside out, il Piccolo Principe o Zootropolis
ce ne sono altri meno conosciuti come Una campana per Ursli o Fiore,
con un’attenzione a proporre anche tagli e linguaggi cinematografici differenti.
Informazioni sul programma completo: www.cinemagia.ch
La Lanterna magica invece è una rassegna che si svolge
durante tutto l’anno scolastico, portando i bambini dai 6 ai 12 anni al cinema
senza genitori il mercoledì pomeriggio, una volta al mese. Ai bambini sono
proposti film e cartoni animati che difficilmente i bambini potranno vedere
anche alla TV, come le comiche di Buster Keaton, Stanlio e Ollio, i film di
Chaplin o pellicole particolari come Chi ha incastrato Roger Rabbit e persino documentari adatti allo sguardo dei
bambini.
I film oltre che prima della proiezione, sono presentati anche attraverso dei libricini ben curati che arrivano per posta una settimana prima della proiezione a chi ha sottoscritto l'abbonamento a tutto il ciclo. Trovo che sia davvero un’operazione intelligente proporre ai più piccoli anche pellicole addirittura riprese dal cinema muto, che sembrerebbero in contrasto con la generazione digitale, a cui appartengono i nostri figli, eppure solo assaporando altri gusti, si impara a conoscere ed apprezzare una gamma più ampia di sapori.
di Cristina Radi
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