Divulgare il lavoro di un’artista donna che spesso rimane nell’ombra spazzata via dalla censura di una storia fatta di soli uomini, è già un impegno importante, se a farlo poi sono dei bambini delle elementari l’operazione diventa davvero preziosa. È il caso del lungometraggio “La vita di Marianne Werefkin” realizzato nell’ambito di un laboratorio scolastico dalle scuole elementari di Ascona, con la direzione dell’artista Carmen Perdomo.
Con la tecnica del teatro di figura, si racconta la storia dell’artista espressionista russa Marianne Werefkin, nata in Russia nel 1860 e morta ad Ascona nel 1938. Figlia di una famiglia aristocratica russa, si dedica alla pittura, diventando presto molto famosa, e continuando a dipingere nonostante un brutto incidente alla mano destra. Sfortunata in amore, si lega sentimentalmente all’artista Jawlensky, rinunciando alla sua carriera per dedicarsi alla promozione dell’arte di lui, in cambio ne riceverà solo tradimento ed abbandono. A Monaco è l’anima di un importante circolo di artisti frequentato abitualmente anche da Kandinsky russo come lei e maestro dell’astrattismo, che prende ispirazione da lei anche per alcune sue idee pittoriche. Rimasta sola si trasferisce ad Ascona, dove riprende a dipingere, accolta dal famoso cenacolo di artisti del MonteVerità, luogo in cui viene data propulsione anche all’arte delle donne. Qui trascorre l’ultima parte della sua vita, creando molte opere, che ora appartengono numerose al Museo d’arte moderna di Ascona.
Il video dei bambini è molto simpatico e ben fatto, la
narrazione con i burattini di cartapesta e stoffa è scorrevole e piacevole, con
un chiaro occhio artistico globale a tenere insieme divertimento ed estetica.
Curati anche i dettagli come i fondali davvero apprezzabili. Qualche piccolo
problema tecnico come lo stacco nero fra alcune scene che a volte rompe la
fluidità della narrazione, contribuisce però a dare un senso di ingenuità, ma
anche di genuinità al video.
Molto divertente anche il breve corto di soli 7 minuti “life of Marianne Werefkin in music” con la tecnica del cartone animato, realizzato
sempre da Carmen Perdomo.
Complimenti quindi per l’ideazione e la realizzazione del
progetto, che ha un importante valore sociale oltre che artistico.
di Cristina Radi
Le nature morte di Alexandra Bianchi in mostra ad Ascona
Frida Kahlo icona di stile e di vita, a Bologna è "Fridamania"
Monet in mostra a Basilea fino al 28 maggio
Art City a Bologna
100 volti per 100 storie: La bambinaia di Rita Hayworth
Le opere di Javier Marìn a Casa Rusca di Locarno
L'arte di Marianne Werefkin
In viaggio con Remo Rossi, Fondazione Remo Rossi a Locarno
Gianluca Costantini in mostra al Festival dei diritti umani 2015 di Lugano
Felice Filippini in mostra a Casa Rusca
Se ti è piaciuto questo post leggi anche:
Dentro Caravaggio, a Milano Palazzo Reale
Sulle vie dell'illuminazione, LAC Lugano
L'India senza gli indiani, la mostra di Stefania Beretta
Paul Klee alla Fondazione Beyeler
Mostra personale di Manlio Del Curto
Giuliano Collina in mostra al Museo d'arte moderna di Ascona
Dentro Caravaggio, a Milano Palazzo Reale
Sulle vie dell'illuminazione, LAC Lugano
L'India senza gli indiani, la mostra di Stefania Beretta
Paul Klee alla Fondazione Beyeler
Mostra personale di Manlio Del Curto
Giuliano Collina in mostra al Museo d'arte moderna di Ascona
Le nature morte di Alexandra Bianchi in mostra ad Ascona
Frida Kahlo icona di stile e di vita, a Bologna è "Fridamania"
Monet in mostra a Basilea fino al 28 maggio
Art City a Bologna
100 volti per 100 storie: La bambinaia di Rita Hayworth
Le opere di Javier Marìn a Casa Rusca di Locarno
L'arte di Marianne Werefkin
In viaggio con Remo Rossi, Fondazione Remo Rossi a Locarno
Gianluca Costantini in mostra al Festival dei diritti umani 2015 di Lugano
Felice Filippini in mostra a Casa Rusca
Nessun commento:
Posta un commento